Lo aveva annunciato nella serata di ieri e ha messo in atto la sua decisione in Parlamento: Maurizio Lupi ha consegnato le proprie dimissioni da ministro delle Infrastrutture, incarico che adesso è stato assunto dal premier.
Lascio il governo a testa alta e guardandovi negli occhi. Non ho commesso nulla di illecito ma sento il dovere di assumermi una responsabilita' politica ma anche di spiegare in Parlamento. Non si 'può cancellare in 3 giorni il lavoro fatto in 22 mesi al ministero e rivendico di averlo fatto.
Questa una parte del lungo intervento tenuto da Maurizio Lupi durante il suo intervento in Parlamento, per spiegare le ragioni del suo abbandono dal governo,
un'uscita concordata dopo un confronto leale, franco e serio con Matteo Renzi, il quale - non mi ha mai chiesto di dimettermi – come precisa l'ex ministro.
Il tempo sarà galantuomo – ha continuato Lupi – spero che lo sia anche con chi ha speculato sul nulla. Non sono qui per difendermi da accuse che non mi sono state rivolte, non invoco garantismo nei miei confronti, perchè non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Ciò che mi chiama qui non è una responsabilità giudiziaria ma giustamente una responsabilità politica.
Durante la sua informativa parlamentare Maurizio Lupi ha voluto anche precisare per l'ennesima volta di non aver mai fatto pressioni per procurare un lavoro a mio figlio – e facendo riferimento ad Ercole Incalza - solo di aver proposto a lui la possibilità di incontrare una persona di grande esperienza che potesse consigliarlo.
Lupi ha chiuso energicamente il suo intervento con una citazione di Tommaso Moro: Nulla accade che Dio non voglia'. Io sono sicuro che qualunque cosa avvenga, per quanto cattiva appaia, sarà in realtà sempre per il meglio.
Il premier Matteo Renzi ha parlato di scelta giusta e grande dignità , assicurando che non ci saranno conseguenze politiche per il governo e per il percorso sulle riforme, guardando alla situazione come ad un' opportunità politica.
Un sorriso, però, é riuscito a strapparlo a Lupi il deputato del M5s Alessandro di Battista, che intervenendo sulle sue dimissioni lo ha invitato a restituire i compensi dell'ultima legislatura, parlando in chiusura di Ultimi giorni di Lupi: la risposta del ministro dimissionario è stato il gesto delle corna, conosciuto scongiuro molto usato nel mondo politico.