C’è emozione, nostalgia, passione al Salone delle Fontane dell’Eur a Roma dove oggi si è ricordato lo storico discorso di Silvio Berlusconi quando annunciò la sua discesa in campo e la nascita di Forza Italia. E la platea esaurita in ogni ordine di posti si stringe intorno ad Antonio Tajani. Senza se e senza ma. I cronisti dell’Adnkronos in platea registrano gli umori e le sensazioni a caldo. C’è chi lo difende dalle manovre di certa stampa: “Molti articoli in questi giorni lanciano illazioni sui veri rapporti tra Forza Italia e la famiglia Berlusconi, tra Forza Italia e Gianni Letta, tra Forza Italia ed i fondatori del partito che nel '94 accompagnarono Silvio Berlusconi nella sua nuova avventura – commentano in fondo alla sala -. Molti schizzi di fango, molte bugie. La realtà invece è molto più semplice e lineare: i figli di Silvio Berlusconi guardano con simpatia a Forza Italia che considerano una delle creature principali della lunga e intensa epopea del padre. Sanno quanto il padre fosse legato alla sua creatura politica e quindi si augurano che questo progetto possa andare avanti”.
''Dopo 30 anni siamo ancora qui e guardiamo al futuro. Non ci sono né reduci, né cortigiani...'' ha detto il segretario nazionale Antonio Tajani di Fi. "Anche se Berlusconi non c'è fisicamente, è comunque qui con noi perché ci vede tutti dall'alto". Dopo le parole di Tajani sul maxischermo è stato proiettato il celebre discorso di Berlusconi del 1994, con grande applauso finale della platea. ''Abbiamo raccontano i primi 30 anni, ora dobbiamo raccontare i prossimi 30 anni, con una guida che è sempre la stessa ma con tanti protagonisti giovani che guardano al futuro...''. ''Berlusconi non sparirà dalla storia del nostro Paese...'' assicura. "Questa non è una manifestazione nostalgica. Siamo fieri dei nostri 30 anni ma siamo determinati, con questa fierezza, ad andare avanti verso il domani".
C’è chi è sicuro che nessuno della famiglia Berlusconi ha intenzione di scendere in campo come il padre 30 anni fa: “Nessuno di loro immagina di scendere in campo – dice con accento milanese una donna che preferisce non esporsi - Quindi anche gli articoli che annunciano questa o quella iniziativa di Pier Silvio o di altri figli del fondatore di Forza Italia sembrano essere del tutto infondati. Poi per carità – aggiunge spalancando le braccia - la vita è lunga, i figli ed i nipoti sono numerosi. Dio solo sa che cosa potrà accadere tra qui a dieci anni”.
“Tajani? – dicono in coro due parlamentari di lungo corso - è stato uno dei figli politici prediletti di Berlusconi e di conseguenza della famiglia. Intrattiene diretti e leali rapporti con i figli di Berlusconi, che guardano a lui con assoluta fiducia”. Alcuni sottolineano la presenza e il discorso di Gianni Letta. “Gianni Letta non ha mai parlato in una manifestazione in cui ci fossero simboli di partito – assicurano - Pur essendo il perno dei governi di Silvio Berlusconi, non ha mai partecipato ad un evento di partito e non ha mai preso la tessera di Forza Italia come di nessun altro partito. In questa occasione invece ha portato il saluto della famiglia, scelta la cui rilevanza non può non essere notata. Quindi la presenza di Gianni Letta al Salone delle Fontane assume una valenza simbolica e testimonia. più di ogni altra bugia, la sintonia, l'amicizia e la fraternità tra la famiglia Berlusconi, Forza Italia ed il suo Segretario Tajani. Anzi lo incorona”.
Ci sono anche tanti giovani. Si confrontano con passione: “La realtà vera è che la sintonia tra Tajani, Forza Italia ed i figli di Berlusconi è piena e totale – dicono poco fuori dalla sala – E la prova è stata oggi. Il resto è delle mani degli elettori. Saranno loro a decidere il futuro di Forza Italia”.
C’è chi guarda ai conti che spesso sono stati al centro del dibattito dopo la scomparsa del Cavaliere: “Il gesto concreto che la famiglia Berlusconi fa nei confronti di Forza Italia è quello di mantenere la fideiussione sul debito di 90milioni accumulato nei trent'anni dell'epopea 'berlusconiana'. Gesto non banale. Ovviamente la famiglia Berlusconi ha piena fiducia nel nuovo tesoriere, l'avvocato Roscioli, che ha il compito di vigilare sul fatto che il partito, da ora in poi, cammini sulle sue gambe, chiedendo ai suoi parlamentari ed ai suoi dirigenti di trovare le risorse per la prosecuzione delle attività. Una scelta comprensibile, responsabile e di assoluta lealtà”.
"Cosa manca di Berlusconi oggi? Berlusconi...". Storico avvocato di Silvio Berlusconi ed ex ministro della Difesa, Cesare Previti risponde a una domanda su un possibile ingresso in politica di Pier Silvio Berlusconi: "Non so, le cose si commentano quando avvengono, se avvengono". Il giudizio dell'ex ministro sull'operato di Giorgia Meloni come premier "è assolutamente positivo. Il nostro paese sta andando di nuovo avanti. Salvini non è felice? Se non è felice lui...". Previti promuove anche l'attuale leader di Fi, il segretario Antonio Tajani: "Antonio è un amico, il giudizio su di lui è assolutamente positivo". E sulla giustizia glissa: "La riforma? Dovete chiedere al ministro Nordio, che è bravissimo".