La pressione al confine Italia-Francia nelle Alpi Marittime (Mentone) è in preoccupante aumento, complice l’enorme numero di migranti clandestini che sta arrivando in Italia.
"Abbiamo un aumento dei flussi del 100%, che interessa le Alpi Marittime e l'intero arco alpino", ha spiegato il ministro degli interni Gérald Darmanin alla stampa dopo una visita alla frontiera di Mentone.
A fronte del raddoppio del numero di migranti che arrivano sulle coste italiane – molti dei quali tentano poi di superare il confine per dirigersi in Francia – già ad aprile il primo ministro Élisabeth Borne aveva annunciato l'invio di altri 150 gendarmi e agenti di polizia.
Dopo l’incredibile esplosione di sbarchi di questi giorni, il governo francese ha stabilito che le unità mobili delle forze dell’ordine, polizia o gendarmi, passeranno da due a quattro, per arrivare a un totale di oltre 200 persone. I soldati addetti alla ricognizione notturna in montagna nell'ambito dell'operazione Sentinel aumenteranno da 60 a 120, e anche il personale doganale sarà raddoppiato, ha assicurato il ministro.
La polizia potrà avvalersi di apparecchiature sofisticate per la ricognizione e il monitoraggio e in particolare di droni per focalizzare l’attenzione sui punti di attraversamento più nevralgici. “Molti mezzi tecnologici, una migliore organizzazione e in primavera, spero, una legislazione che ci aiuterà a lottare di più”, ha sottolineato Darmanin, pur riconoscendo che molti fattori, come l’instabilità nel Sahel, aumenterebbero ulteriormente la pressione migratoria.
In autunno il governo francese discuterà il nuovo disegno di legge sull’immigrazione che permetterà di aumentare la fascia di territorio entro il quale i migranti potranno essere rimpatriati – attualmente il limite è fissato a 20 km - e di rafforzare la lotta contro i trafficanti.