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Grillo: "Le riforme? Sono quelle che vuole la P2"

Duro intervento del leader 5stelle

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"Un vecchio e un ebetino si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera; la polvere rossa si alzava lontano e il sole brillava di luce non vera ...". Inizia così (parafrasando la canzone 'Il vecchio e il bambino' di Guccini) un intervento di Beppe Grillo sul suo Blog dal titolo 'Le riforme della P2'. "Le riforme - sottolinea - ce le chiedono l'Europa, gli italiani, la sora Peppa. Tutti insomma. Ma soprattutto la finanza, Napolitano e i partiti, senza trascurare la P2 che non è mai morta".

"Le riforme in campo sono sostanzialmente tre - aggiunge ancora - una repubblica presidenziale senza un organo di controllo come il Senato non più elettivo, una legge elettorale che esautori la volontà popolare e consegni il Paese a un uomo solo al comando (preferibilmente eterodiretto dalla nuova P2), palesemente anticostituzionale e persino peggiore della legge fascista Acerbo e la privazione di diritti dei lavoratori attraverso il famigerato Jobs Act che elimina di fatto la figura del lavoratore dipendente con le garanzie associate ottenute da cent'anni di lotte operaie. Dunque di quali riforme si parla? E perché Napolitano è così affezionato a questa barbarie costituzionale e a questo scempio democratico per porsi come ombrello all'ebetino ad ogni soffiar di vento? Il tempo ci darà la risposta. Il M5S si oppone e si opporrà in ogni modo alla distruzione dei diritti dei lavoratori trasformati in schiavi e al piano della nuova P2 e appoggerà la proposta Chiti per un Senato elettivo, un Senato espressione dei cittadini e non dei partiti e del presidente della Repubblica. In alto i cuori e chi parla di riforme si sciacqui almeno la bocca prima di mentire".   

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