Dopo settimane di avvicinamento c’è il primo sorpasso di Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, sul Partito Democratico di Enrico Letta.
Questa svolta a certificarlo è la Supermedia di Youtrend, elaborata dall’analista Lorenzo Pregliasco e dai suoi colleghi, nella quale la media ponderata degli ultimi sondaggi, pubblicati dai grandi centri demoscopici italiani, vede Fdi sopravanza il Pd di solo 0,2%.
Le tensioni nella maggioranza sulle spese di governo non hanno certamente giovato ai piddini, che devono fare i conti con le tumultuose richieste dell’alleato Movimento Cinque Stelle, mentre la Meloni tiene la barra dritta sul sì all’aumento delle spese militari ed al rispetto degli impegni internazionali.
L’ex premier Giuseppe Conte, qualche giorno fa, aveva affermato che “la prospettiva non è il riarmo, tanto più un riarmo perseguito a livello di singole Nazioni come ha programmato di fare la Germania. Noi dobbiamo a livello di unione europea lavorare per costruire un pilastro della difesa comune che appoggi una politica estera comune, quindi una maggiore integrazione politica europea.”
Questa una delle tante dichiarazione che ha mandato il governo Draghi in fibrillazioni, con il presidente del consiglio, Mario Draghi, che ha tirato dritto sull’aumento al 2% delle spese militari. Nervosismo che non ha certamente giovato agli uomini di Enrico Letta stretti tra l’euro atlantismo e il pacifismo grillino.
Negli ultimi giorni il segretario Letta e il presidente Conte sono tornati a vedersi con un riavvicinamento tra le parti. Al centro degli incontri certamente si sono state le richieste grillini di maggior attenzione ai provvedimenti economici, come il sostegno alle famiglie ed alle imprese, le prossime elezioni amministrative nonché la guerra in Ucraina.
Tutto ciò però non è servito a frenare la discesa del Pd nei sondaggi, mentre il Movimento cinque stelle resta stabile al 13,5% dopo giorni di risalita.
Della situazione ha certamente approfittato la Meloni con la sua battaglia di coerenza a favore degli impregni presi con la Nato. Fratelli d’Italia aveva anche presentato un ordine del giorno in commissione Difesa, che impegnata il governo al raggiungimento del 2% del PIL in spese militari, accolto dall’esecutivo di Draghi e mandato su tutte le furie i cinque stelle.
Nel centrodestra restano, invece, stabili la Lega di Matteo Salvini, al 16,4%, e Forza Italia, ferma al 8,4%, rispetto alla rilevazione precedente.
Infine, al centro perdono lo 0,2% Azione/+Europa, rilevati al 4,5%, mentre guadagna Italia Viva, la formazione dell’ex premier Matteo Renzi, che si attesta al 2,4%.