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Ignazio La Russa presidente del Senato

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Grande insofferenza, al momento, tra i senatori di Fratelli d'Italia e quelli di Forza Italia per quanto accaduto oggi in Aula durante il voto per l'elezione del presidente del Senato Ignazio La Russa. 

Le forze di Fratelli d'Italia dicono: "Il rischio è che tale disagio potrebbe incidere mercoledì prossimo sulle scelte delle nomine che ci saranno per l'ufficio di presidenza". 

I voti per La Russa sono stati 116. I senatori presenti sono stati 187, i votanti 186, la maggioranza richiesta era di 104 voti. Dopo La Russa, Segre 2, Calderoli 2, le schede bianche sono state 66. Da Forza Italia solamente due voti, di Casellati e Berlusconi, i restanti 16 non hanno votato, La Russa è stato eletto con i voti dell'opposizione. 

Il Pd ha dichiarato “Un comportamento grave”. Renzi ha detto “Non siamo stati noi”. 

La Russa ha poi tenuto il discorso: “Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il 'tutto e subito', ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare - non la prima parte che è intangibile - ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo. Il Senato lo può fare in vari modi: l'importante ci sia volontà politica di realizzarle queste riforme. Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d'Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un'Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità. Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c'è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti". Conclude così Ignazio La Russa

Giorgia Meloni: "Congratulazioni al neopresidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell'Italia e che ha sempre anteposto l'interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d'Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti". Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l'Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti". 

"Non siamo stati noi, lo avrei rivendicato con orgoglio. Noi 9 abbiamo votato scheda bianca. È chiaro che c'è un regolamento di conti intorno al centrodestra". Matteo Renzi di Idv.

 "Mentre la maggioranza è partita divisa, una parte dell'opposizione ha fornito un soccorso decisivo per l'elezione di La Russa a presidente del Senato. Un comportamento grave e irresponsabile che deve essere denunciato con la massima forza". Lo scrive su Twitter il coordinatore della segreteria Pd, Marco Meloni.

(foto e fonte ansa.it)

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