L’elezione politiche di domenica, 25 settembre 2022, ha dato una chiara e netta indicazione proveniente dalle urne. Il centrodestra ha vinto le elezioni con una percentuale che si attesta al 43,79% alla camera e 44,02 al Senato.
È questo il risultato, tra l’altro atteso, di una campagna elettorale breve e intesa iniziata ancor prima della caduta del governo guidato dall’ex presidente della BCE, Mario Draghi. Attesa era anche l’attestazione di Fratelli d’ Italia quale primo partito della nazione.
Infatti, il partito di destra, guidato dalla premier in pectore Giorgia Meloni, raggiunge il 25,99% alla camera e 26,01% al senato., scattando nettamente gli alleati di Lega, al 8,77% a Montecitorio e 8,85% a Palazzo Madama, e di Forza Italia, ferma al 8,11% e al 8,27. La coalizione di centrodestra ottiene così la maggioranza assoluta dei seggi sia alla Camera dei Deputati sia al Senato della Repubblica.
I seggi assegnati al centrodestra a Montecitorio sono 235, di cui 121 provenienti dalle sfide dei collegi uninominali, mentre a Palazzo Madama sono 112 i senatori della coalizione vincitrice, ben 56 dalle sfide del maggioritario.
Con questi dati il futuro governo, a trazione Fratelli d’Italia, avrà la maggioranza assoluta in entrambi i rami del Parlamento, ma non potrà modificare la costituzione senza dover passare per un referendum confermativo. Poiché non è stata raggiunta la maggioranza qualificata, che secondo costituzione è necessaria per cambiare la fonte primaria del nostro diritto, di 300 deputati e 150 senatori.
In questo contesto la futura premier, dopo un breve discorso tenuto la sera della vittoria, si è subito messa al lavoro per la formazione della squadra sparendo dai radar di tv e giornalisti, mentre nella Lega, in via Bellerio, si consuma lo psicodramma del segretario che vince ma perde allo stesso tempo.
Da lunedì si ricorrono sulle testate dei quotidiani e nei lanci d’agenzia ricostruzioni, più o meno veritiere, di divergenze tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sulla composizione del prossimo Governo. Secondo Corriere della Sera e La Repubblica, ci sarebbe un vero e proprio ricatto del leader del Carroccio alla Meloni.
Nell’incontro tenuto a Montecitorio Salvini avrebbe preteso per sé il ministero dell’interno, evocando, altrimenti, un appoggio esterno al prossimo governo. Ricostruzioni smentite in mattinata sia dal diretto interessato sia dalla Meloni
“Continuo a leggere irreali ricostruzioni in merito a eventuali ministri di un Governo di Centrodestra. – ha twittato in mattinata la leader di Fratelli d’Italia - Dopo fallimentari gestioni come quella di Speranza & Co. vi assicuro che stiamo lavorando a una squadra di livello che non vi deluderà. Non credete alle bugie che circolano.”
Dello stesso tenore è il post di Matteo Salvini, pubblicato su Facebook, nel quale si legge: “Basta fake news, i giornali di sinistra si rassegnino! Il Centrodestra ha vinto: io, Giorgia e Silvio governeremo, bene e insieme, per almeno cinque anni. P.S. Oggi hanno scritto che avrei chiesto per me almeno 5 ministeri diversi, se devono inventare sciocchezze almeno prima si mettano d’accordo.”