Domenica 12 giugno 51,5 milioni di italiani aventi diritto si recheranno alle urne per il Referendum abrogativo sulla riforma della Giustizia, voluta dai partiti di Lega e Partito Radicale. Si voterà dalle ore 7:00 alle ore 23:00. Sempre domenica 12 giugno si voterà anche per le amministrative, ovvero l’elezione del nuovo sindaco. In Abruzzo andranno alle urne 49 su 305 comuni abruzzesi.
Per le amministrative, in caso di mancato superamento del quorum, si andrà al ballottaggio (domenica 26 giugno) mentre per la Giustizia si voterà nella sola giornata di domenica 12 giugno per 5 quesiti (Ordinamento giudiziario, processo penale e contrasto alla corruzione). Ogni quesito sarà valido se a votare sarà più del 50% più uno degli aventi diritto. Ogni quesito avrà 5 schede con diversi colori con due risposte: se il cittadino voterà SI la legge sarà abrogata, se il cittadino dovesse votare NO la legge resterà invariata.
ABOLIZIONE DELLA LEGGE SEVERINO (scheda rossa)
Attualmente la Legge Severino comporta la suddetta norma: se un politico condannato per certi reati è sempre incandidabile, non può ricoprire incarichi di Governo e decade se ha una carica. Per quanto riguardano gli Enti locali il politico viene automaticamente sospeso anche con condanna con definitiva.
In caso di vittoria del SI i giudici decideranno caso per caso se applicare l’esclusione dalle cariche politiche.
LIMITAZIONE DELLE CUSTODIE CAUTELARI (Scheda arancione)
Ad oggi una persona può essere tenuta in carcere o agli arresti domiciliari, prima della sentenza, per rischio di reiterazione del reato, pericolo di fuga o di inquinamento delle prove.
In caso del successo del SI l’attuale normativa verrebbe abolita per i reati meno gravi, la custodia cautelare motivata dal rischio che si ripeta lo stesso reato.
SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI MAGISTRALI (Scheda gialla)
Ad oggi un magistrato può passare dal ruolo di giudice a quello di procuratore fino a quattro volte durante la carriera.
In caso di vittoria del SI un magistrato dovrà scegliere la sua funzione a inizio carriera, senza possibilità di cambiare.
VALUTAZIONE DELLA PROFESSIONALITA’ DEI MGISTRATI (scheda grigia)
Attualmente nei Consigli Giudiziari gli organi che valutano l’operato dei magistrati, soltanto i magistrati stessi hanno il compito di giudicare i loro pari.
Se dovesse essere abrogata l’attuale normativa, con la vittoria del SI anche i professori e avvocati (membri laici) che fanno parte dei Consigli Giudiziari parteciperanno alle valutazioni dei magistrati.
ELEZIONE DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO SUEPRIORE DELLA MAGISTRATURA (scheda verde)
All’interno del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) è composto da 27 membri e presieduto dal Presidente della Repubblica che vi partecipa di diritto. Oltre il Capo dello Stato altri membri di diritto sono il primo presidente ed il procuratore generale della Corte Suprema di Cassazione. Gli altri 24 membri sono eletti per i 2/3 da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti a tutte le componenti della magistratura (membri togati 16) e peer 1/3 del Parlamento riunito in seduta comune tra i professori universitari in materie giuridiche e avvocati che esercitano la professione da almeno quindici anni (membri laici, 8).
Ad oggi se un magistrato vuole candidarsi come membro del CSM deve raccogliere almeno 25 firme di altri colleghi. Se dovesse vincere il SI la norma verrebbe abrogata ed un magistrato potrà candidarsi liberamente senza l’appoggio di altri magistrati.