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Sassoli, celebrati a Roma i funerali di Stato

Il feretro è stato avvolto dalla bandiera dell'UE. Presenti Mattarella, Draghi e per l'Europa la Von Der Leyer e Michel

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Si sono svolti questa mattina, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma i funerali di Stato di David Sassoli, giornalista della RAI e Presidente del Parlamento Europeo scomparso lunedì scorso all'età di 65 anni a causa di complicazioni dovute al sistema immunitario.

Alle esequie erano presenti le più alte cariche dello Stato italiano e dell'Unione Europea: dal Presidente della Repubblica Mattarella al Premier Mario Draghi, i ministri del Governo, i Presidenti della Camera e Senato Fico e Casellati passando per gli esponenti politici come Tajani, Letta e tanti altri. Presenti anche la Presidente della Commissione e del Consiglio Europeo Ursula Von Der Leynen e Michel.

Il feretro di Sassoli, avvolto dalla bandiera dell'Unione Europea, è partito dal Palazzo del Campdoglio, dove era stata allestita la camera ardente, attraversando le strade di Roma sino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Queste le parole del cardinale e arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, amico dai tempi del liceo di David Sssoli durante l'omelia: "Tanti lo consideravano uno di noi per quell'aria empatica, un po' per tutti era un compagno di classe, quello che tutti avremmo desiderato, che sicuramente ci avrebbe aiutato.

Era un uomo di parte e anche un uomo di tutti, la sua parte era quella della persona: per lui la politica doveva essere per il bene comune. Ecco perché voleva un'Europa unita con i valori fondativi, e ha servito perché le istituzioni funzionassero. Non ideologie ma ideali, non calcoli ma una visione.

Abbiamo visto nuovi muri, i nostri confini in alcuni casi sono diventati confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità, muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo dalla fame dalla guerra dalla povertà - aveva detto Sassoli in un messaggio di auguri sui social, pochi giorni prima dell'ultimo ricovero in ospedale-. Il periodo del Natale è il periodo della nascita della speranza e la speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini e quando combattiamo contro tutte le ingiustizie". 

"Sceglievi parole pacate e calibrate, le scagliavi come un arciere nel nostro cuore, parole che hanno modellato il nostro Paese e l'Europa, parole che profumano di fraternità" ha detto  Francesco Occhetta, gesuita e politologo in apertura della messa. "La forza per camminare se tare dalla parte del bene e dei deboli. Lo sapevi e lo dicevi, il miracolo dell'eucarestia è che più cresce condivisione e più diminuiscono pace e povertà - ha continuato Occhetta -. Sempre spinto a fare un passo in più. Il popolo ti ha riconosciuto come un presidente mite e prossimo".

La salma di Sassoli sarà tumulata presso il cimitero di Sutri.

 

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