In dieci anni ho visto la mia barba diventare bianca, ho visto i miei capelli diradarsi, sono passato, senza accorgermene, dall’appartenere alla generazione dei giovani all’appartenere alla generazione degli invisibili. In dieci anni ho visto scorrere il tempo, le aspirazioni e le delusioni come se fossero in balia di torrenti impetuosi. Ho subito il procedere di doveri e sacrifici dipinti come comuni necessità da parte di chi me li ha imposti e non li ha mai condivisi. In dieci anni ho assorbito senza dolo o complicità ma sempre con dignità contesti, contingenze ed annessi effetti collaterali. In dieci anni io sono cambiato, attorno a me molto è cambiato tranne l’irriverente riproporsi di politici e politiche che hanno generato solo miserie desertificando le prospettive della mia generazione. Una pornografia morale ed intellettuale che, schiava della propria ingordigia, si prepara a cannibalizzare anche le prossime generazioni. Una schifezza virale che infetta la bellezza: in una porcilaia le perle si confondono con i sassi.