Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Marocco. L'organigramma del nuovo governo guidato dal leader del RNI, Aziz Akhannouch

Il neo governo centrato sulle principali priorità del Paese: Istruzione, sanità, lavoro, economia e sociale, energia e transizioni digitali, agricoltura, industria e turismo e sull'attuazione del Nuovo Modello di Svilupp

Condividi su:

Il Re Mohammed VI, accompagnato dal Principe ereditario Moulay El Hassan e dal Principe Moulay Rachid, ha presieduto giovedì 07 ottobre 2021 al Palazzo Reale di Fès la cerimonia di nomina dei membri del nuovo governo guidato da Aziz Akhannouch, composto da 24 ministri, tra cui 7 donne. 
Si tratta del terzo governo marocchino del dopo-riforma costituzionale del 2011. 
Il nuovo capo del governo Aziz Akhannouch è presidente del partito Raduno Nazionale degli Indipendenti il primo partito in Marocco per i seggi parlamentari avuti nelle elezioni dell'8 settembre.
Akhannouch ha scelto la sua squadra in base ai criteri dei profili, del rigore, della competenza e del rinnovamento delle élite, in particolare attraverso la presentazione di candidati tra i giovani e le donne. È un governo giovane, progressista, composto esclusivamente da competenze in grado di attuare la strategia di sviluppo del paese e di accompagnare la sua inesorabile marcia verso l'emergenza economica su impulso del Re MohammedVI.
Dopo aver raccolto 270 seggi dei 395 che compongono la Camera dei rappresentanti in occasione dello scrutinio dell'8 settembre, la maggioranza governativa composta dal Raduno Nationale degli Indipendenti (RNI), dal Partito Authenticità e Modernità (PAM) e dal Partito dell'Istiqlal (PI) si è confermata il 5 ottobre con 63 seggi sui 120 nella Camera dei consiglieri. In tal modo è garantita una larga maggioranza a livello di due Camere del Parlamento. 
L'organigramma del nuovo governo d'azione è centrato sulle principali priorità del Paese e sull'attuazione del Nuovo Modello di Sviluppo (NMD), così l'architettura dell'esecutivo  fornisce idee chiare sulle principali questioni attese. Basta leggere i titoli dei ministeri per rendersene conto: Istruzione, Sanità e protezione sociale, Lavoro e competenze, Inclusione economica e sociale, Energia e transizioni digitali, ... per non parlare delle strategie settoriali di agricoltura, industria e turismo. Non è un caso che diversi ministri del governo Akhannouch siano stati in precedenza membri della Commissione Speciale sul Modello di Sviluppo (Csmd), a cominciare dal suo presidente, Chakib Benmoussa (nominato ministro dell’Educazione Nazionale, della Scuola dell’Infanzia e dello Sport), Abdellatif Miraoui (ministro della Istruzione superiore, ricerca scientifica e innovazione) e Leila Benali (ministro della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile).  
Si tratta di una struttura funzionale di 18 ministeri, organizzati in tre poli principali (quello dei ministeri sovrani, quello capitale sociale e umano e quello economico) e supportati da 5 ministeri delegati. 
Le novità come la giovane Nadia Fettah Alaoui, che passa da ministero del Turismo al ministero dell’Economia, o quella di un’altra donna, Leila Benali. È sul nuovo dicastero che le è stato affidato, quello della Transizione energetica e dello sviluppo sostenibile, che saranno puntati gli occhi e sul quale sono riposte grandi aspettative. Si tratta di una nomina attesa in quanto Benali è una rinomata esperta in strategia energetica e sostenibilità, ex direttore della Strategia presso la Arab Petroleum Investments Corporation (Apicorp).

Ecco la composizione del nuovo governo: 

- Aziz Akhannouch: Capo del governo.
- Abdelouafi Laftit: Ministro dell'Interno.
- Nasser Bourita: Ministro degli Affari Esteri, della cooperazione africana e dei marocchini residenti all'estero.
- Abdellatif Ouahbi: Ministro della Giustizia.
- Ahmed Toufiq: Ministro degli Habus e degli Affari Islamici.
- Mohamed Hajoui: Segretario generale di governo.
- Nadia Fettah Alaoui, ministro dell’Economia e delle Finanze
- Nizar Baraka, ministro delle Risorse Idriche.
- Chakib Benmoussa: Ministro dell'Istruzione Nazionale e dello sport.
- Nabila Rmili: Ministro della Sanità e della previdenza sociale.
- Fatima Ezzahra El Mansouri: Ministro dell'Assetto territoriale nazionale e dell'urbanistica. 
- Mohamed Sadiki: Ministro dell’Agricoltura, della pesca marittima, dello sviluppo rurale e delle acque e foreste.
- Younes Sekkouri: ministro dell'Inclusione economica, delle piccole imprese, dell'occupazione e delle competenze.
- Ryad Mezzour: Ministro dell’Industria e del Commercio.
- Fatim-Zahra Ammor: Ministro del Turismo, dell’Artigianato e dell’economia sociale e solidale.
- Abdellatif Miraoui: ministro dell’Istruzione superiore, della ricerca scientifica e dell’innovazione.
- Leila Benali: Ministro della Transizione energetica e dello sviluppo sostenibile.
- Mohamed Abdeljalil: Ministro dei Trasporti e della logistica.
- Mohamed Mehdi Bensaid: Ministro della Gioventù, della cultura e della comunicazione.
- Aouatif Hayar: Ministro della Solidarietà, dell’integrazione sociale e della famiglia.
- Abdellatif Loudiyi: ministro delegato presso il capo del governo incaricato dell’amministrazione della difesa nazionale. 
- Mohcine Jazouli: Ministro delegato presso il capo del governo incaricato degli investimenti, della convergenza e della valutazione delle politiche pubbliche.
- Faouzi Lekjaa, ministro delegato presso il ministro dell’economia e delle finanze, incaricato del bilancio.
- Mustapha Baitas: Ministro delegato presso il capo del governo incaricato delle relazioni con il parlamento, Portavoce del governo
- Ghita Mezzour: ministro delegato presso il capo del governo incaricato della transizione digitale e della riforma amministrativa. 
In alcuni dipartimenti si procederà in seguito alla nomina di segretari di Stato.

Condividi su:

Seguici su Facebook