Come annunciato, il Movimento 5 Stelle non ha partecipato alle consultazioni del Quirinale, ma è sceso in piazza a Montecitorio, dove ha convocato i propri simpatizzanti per le contro consultazioni. Per Maurizio Santangelo, capogruppo in Senato, sono «le prime vere consultazioni da cinquant'anni a questa parte».
Roberta Lombardi, ex capogruppo della Camera, ha precisato che quella in corso non è una crisi di governo, ma una crisi di nervi tutta interna al Partito Democratico. «Siccome la prima uscita del nuovo segretario è stata una cazzata - ha affermato - la rivitalizzazione della salma di Berlusconi, roba che neanche il dottor Frankestein, allora ha pensato "come faccio a recuperare i punti persi nei sondaggi? Mi vendo come nuovo e lasciamo la palude... per le sabbie mobili"».
Tanti i simpatizzanti che hanno raggiunto i parlamentari 'pentastellati' sostenendoli nella contestazione della gestione della crisi da parte dei partiti di maggioranza. Per Di Battista si tratterebbe degli 'ultimi colpi': «Quando un sistema sente la fine tende ad arroccarsi, se è una dittatura sanguinaria con la violenza, se è una dittatura governativa e mediatica con le menzogne. Il dato significativo è che hanno paura di andare al voto perché vinciamo noi. Se alle europee prendiamo un voto in piùà del Pd avremo vinto. È possibile sfondare il muro del 30 per cento, e allora sarà interessante vedere cosa accadrà in Parlamento».