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Roberto Fico: No disponibilità a maggioranza

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Roberto Fico ha dichiarato al Capo dello Stato: "Allo stato attuale permangono distanze alla luce della quali non ho registrato unanime disponibilità per dare vita alla maggioranza". Iv mantiene il pugno di ferro nei confronti degli ex alleati, Matteo Renzi scrive su Twitter: "Bonafede, Mes, scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato" Roberto Fico avrebbe parlato con Renzi al telefono e con tutti i capi gruppo della maggioranza prima di salire al Quirinale per esporre la situazione a Mattarella. Da Palazzo Chigi arriva questa dichiarazione: "Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo le dimissioni rassegnate al Capo dello Stato, ha ritenuto di non dover assumere alcun ruolo o posizione pubblica in questa delicata fase per il Paese, nel rispetto dell'impegno profuso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente della Camera Roberto Fico. Si invita quindi, in questo momento di forte criticità per il Paese, a non attribuire al Presidente Conte dichiarazioni e virgolettati che non rispettano il suo pensiero". Maria Elena Boschi si esprime: "Rimangono le distanze sui contenuti nonostante il lavoro di questi giorni. Non abbiamo parlato di nomi". Il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delirio: "Abbiamo fatto un lavoro importante in questi due giorni con discussioni approfondite. Rimangono distanze, non solo con Iv, anche sull'impostazione di alcuni punti. Siamo fiduciosi che il lavoro per colmare le distanze possa essere fatto da chi dovrà formare il governo e scrivere il programma", il lavoro proficuo è stato fatto ma non sono state esaurite tutte le questioni". Infine, Matteo Salvini a capo della Lega: "Il centrodestra è compatto e ha le idee chiare: non è possibile che la sinistra perda altro tempo, le priorità sono salute e lavoro, non i litigi per poltrone e ministeri. Abbiamo le idee chiare su quello che serve per rilanciare il Paese".

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