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L'Abruzzo sfida il governo: firmata ordinanza per il rientro in zona arancione

Il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato un'ordinanza con la quale dispone il rientro della regione in zona arancione

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Il presidente della Regione, Marco Marsilio, sfida il governo con un’ordinanza che permette all’Abruzzo di tornare in zona arancione già da oggi.

Il governo, nonostante le pressioni del governatore per anticipare il ritorno in zona arancione, era ed è tuttora fermo sulle proprie posizioni. Non saranno concesse deroghe alla regione.

Tuttavia l’ordinanza, firmata da Marsilio, rimarrà in vigore finché il governo non dovesse impugnarla dinnanzi al Tar. Il Tar solo in quel momento deciderà se dichiararne l’illegittimità.

Il tempo gioca a favore di Marsilio. Non ci sono i tempi tecnici per un eventuale ricorso al Tar quanto meno l'esito del ricorso non arriverebbe prima di mercoledì 9 quando la regione tornerà arancione anche per il governo.

La prima voce a levarsi dal governo è stata quella di Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e per le autonomie, che nella serata di ieri durante il programma “Non è la D’Urso” ha commentato così: “la Regione Abruzzo decide autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina sarà diffidata.”

Diffida che non avrebbe nessun valore legale sulla norma che resterebbe in vigore. Il provvedimento del governo intimerebbe solamente al presidente di ritirare la norma.

Il governatore tira dritto e sui social media scrive: “Da domani riaprono i negozi, mercoledì le scuole medie. Mantenuto l’impegno di riaprire il commercio prima dell’Immacolata. Ho firmato l’ordinanza con la quale l’Abruzzo delinea il rientro in zona arancione. Già da domani mattina si applica in tutto il territorio regionale la disciplina prevista nelle cosiddette zone arancioni per gli esercizi commerciali. Il completamento del percorso avverrà mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa.”

La maggioranza in regione punta sugli ultimi dati sulla diffusione del virus. l’indice Rt è sceso dal 1,5 di novembre a sotto l’1 mentre anche i nuovi contagi sembrano diminuire. La percentuale dei nuovi contagi sui tamponi effettuati ieri si è attestata intorno al 6% e da giorni è stabilmente sotto il 10%.

Intanto anche l’opposizione regionale si fa sentire con l’ex assessore Silvio Paolucci. “Marsilio – dichiara il capogruppo PD all’emiciclo –  sta ancora una volta usando gli abruzzesi per fare propaganda, gettando una comunità intera nel caos e nella confusione con un’ordinanza che apre una contrapposizione istituzionale che la nostra Regione non ha mai conosciuto.”

“Il presidente ben sapeva bene che i termini temporali dell’area rossa non gli avrebbero consentito l’uscita prima di 21 giorni – riprende Paolucci - Di più, aveva scelto la zona rossa prevedendo che tutto il Paese sarebbe diventato tale, sbagliando clamorosamente ogni previsione e incastrando la nostra regione nelle massime restrizioni che hanno condotto alla paralisi di tutte le attività.”

Il Movimento 5 stelle invece affida le proprie parole ad un comunicato congiunto dei propri consiglieri regionali in cui si legge: “Il passaggio da zona rossa ad arancione, annunciato sul profilo Facebook del presidente Marsilio, per di più nel tardo pomeriggio di domenica, è la sintesi perfetta di una gestione confusionaria che punta più alle logiche di consenso che al buonsenso. Mentre si gioca con la propaganda, ci sono migliaia di esercenti che domattina alle 8.00 non sanno cosa fare.”

“Si continua – continua il comunicato – a voler anticipare o prevedere le decisioni del Ministero lasciando gli abruzzesi in balia di informazioni discordanti tra la Regione e il Governo. Una confusione creata ad hoc, come quando si è voluta anticipare a tutti i costi la zona rossa, per nascondere sotto al tappeto i risultati di una gestione pessima dell'emergenza alimentando uno scontro istituzionale che non fa certo bene agli abruzzesi.”

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