Che Urbano Cairo, patron di La7, non avesse tutta questa gran simpatia per Matteo Renzi lo si era capito negli anni in cui il fiorentino era Presidente del Consiglio, con il canale dell'imprenditore che strizzava l'occhio al M5s, all'epoca duro e puro, acerrimo nemico del Partito Democratico e del suo Segretario, nonché contrario a qualsivoglia alleanza con qualsivoglia partito "colpevole di aver distrutto l'Italia". Oggi quello stesso M5s è al Governo con il Pd (e con Renzi) mentre l'anno scorso era in maggioranza con la Lega, ma questa è un'altra storia. Se i grillini sono cambiati, senz'altro non è cambiata La7 nei confronti di Renzi, con "processi" più o meno agguerriti all'ex premier ora senatore istituiti più o meno in ogni trasmissione del palinsesto.
Questa volta, tuttavia, contro il leader di Italia Viva si esprime direttamente Urbano Cairo, intervistato a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. Intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, il patron di La7 ha sparato a pallettoni contro Renzi, tacciandolo di avere ormai "piu’ parlamentari che voti, basta vedere i sondaggi” e questo perché, a suo parere, “quando la gente vede un tiramolla di questo genere, sfiducio il governo e poi ci ripenso, e tutte le volte succede cosi’…alla fine gli italiani non sono stupidi, perdono fiducia”.
E ancora, riguardo al "salvataggio" del Ministro Bonafede: "Non si capisce perche’ una persona inizialmente pensa di sfiduciare e poi ogni volta non lo fa piu’. Allora che senso ha? Sembra quasi che uno abbia altre motivazioni, non so quali”. Quando poi i conduttori del programma gli hanno chiesto se farebbe fare una trasmissione a Renzi nella sua La7, Cairo ha risposto senza mezzi termini: “No, in questo momento vedo che ha un indice di popolarita’ molto basso. Se la gente non ti vota – ha concluso Cairo a Rai Radio1 – probabilmente non ti guarda neanche in tv”.
Alle suddette dichiarazioni ha replicato il Segretario della Vigilanza Rai e Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi che, su Facebook, ha scritto: "Le aggressive dichiarazioni di Urbano Cairo contro Matteo Renzi sono stupefacenti e meriterebbero una smentita, anche perché fanno comparire un sospetto conflitto di interessi. Cairo, grazie alla smobilitazione della Rai, è diventato di fatto un semi monopolista dell’approfondimento informativo in tv con La7: sentirlo entrare in questo modo nella discussione politica, addirittura esprimendo giudizi così duri contro un ex presidente del Consiglio e leader di partito, alimenta inevitabilmente interrogativi".
A quali interrogativi allude l'On. Anzaldi? Presto detto: "Cairo ha un interesse politico? Questo interesse influenza il suo ruolo di editore televisivo e della carta stampata? Un conto è esprimere la propria opinione sul Paese, altro discorso è assistere ad un attacco frontale così violento. La Rai farebbe bene a riprendersi al più presto gli spazi regalati a Cairo, ad esempio con l’informazione di prima serata, affidandola a grandi giornalisti. I cittadini pagano il canone per questo, ma negli ultimi anni sono stati costretti a rivolgersi alle reti commerciali, facendo la fortuna proprio dell’editore de La7".
Quanto alla questione degli ascolti Tv, Il Segretario della Vigilanza Rai chiosa: "Peraltro Cairo dice anche una singolare bufala, sostenendo che Renzi non farebbe ascolti: gli basterebbe fare una telefonata ai conduttori de La7 per saperlo, visto che ad esempio solo poche puntate fa Piazzapulita di Formigli ha fatto il record stagionale proprio con Renzi ospite". L'On. Anzaldi si riferisce alla puntata dello scorso giovedì 23 aprile, quando - con ospite il leader di Italia Viva - il programma di La7 ha sfiorato il 7% di share con 1.532.000 spettatori (clicca qui per leggere).