Italia dei Valori prosegue e dimostra il suo impegno nel contrasto della ludopatia e porta avanti una campagna di raccolta firme per una proposta di legge che vada ad abrogare il gioco d’azzardo. Fenomeno in crescita, e non in battuta d’arresto, soprattutto in questo periodo di crisi economica, il gioco d’azzardo rappresenta sì, la terza industria italiana per fatturato ma costituisce al contempo, uno dei fattori più critici all'interno di contesti familiari già disagiati.

L’Italia dei Valori è voluta intervenire con una raccolta firme, prendendo atto della necessità oggettiva di contrastare una situazione sempre più grave, anche perché controllata da lobby di pressione presenti anche in politica.

Nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa, Antonio Di Pietro, stamane a Vasto(Ch), proprio in occasione del banchetto organizzato dal gruppo di Italia dei Valori locale, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti relative sia a dinamiche di politica regionale e amministrativa concernenti la Regione Abruzzo (qui l'approfondimento), sia a questioni di rilevanza nazionale.

"Sarò capolista del partito nel corso delle prossime Elezioni Europee del maggio 2014. Ho deciso anche questa volta di metterci la faccia perché vorrei che l’Italia dei Valori ricominciasse il suo percorso in modalità 2.0. Non ci preoccupiamo di chi c’è o di chi non c’è, ma piuttosto del valore qualitativo delle persone che potranno e vorranno esserci in futuro.

L’Italia dei Valori ha portato tanti risultati e ha fatto un buon lavoro nel corso degli anni, ma ci portiamo dietro, io in prima persona, anche il peso di molti errori. Mai come in questo momento è importante la costituzione di una classe dirigente che non pensi alle poltrone ma al futuro del Paese. 

Nel fare queste osservazioni e a conclusione dell'incontro, Di Pietro ha poi riportato il suo punto di vista in merito al tema caldo della giornata: l’incontro fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi programmatyo per le 16 di questo pomeriggio:

Viviamo un momento storico politico che vede protagonista un governo di coalizione, che va contro natura e che fino ad oggi, stando a quanto dichiarato dallo stesso Renzi, non ha prodotto niente di buono negli ultimi 9 mesi.
Ecco perchè, nel momento in cui sia centro destra che centro sinistra sottolineano l’importanza di ripensare la legge elettorale in termini collaborativi e partecipativi, non comprendo l’avversione della maggioranza di centro sinistra nei confronti del dialogo fra Renzi e Berlusconi.

La legge elettorale va ripensata e riscritta tenendo conto delle considerazioni di tutti. Ognuno agisca, dunque, nella propria parte di campo, senza dimenticare il bene comune dei cittadini.