"Se cade il governo Letta, Napolitano non ne escluderà altri". "Far saltare il tavolo non giova a nessuno". La legge elettorale "bisogna farla subito, prima delle riforme".Così il presidente del Senato, Grasso interrompe un lungo silenzio con un'intervista a Repubblica Quale legge elettorale?"Tornare al Mattarellum è solo una delle possibilità , forse la meno complessa, la più rapida". "Deleterio stare al governo e comportarsi da opposizione", aggiunge. Riferendosi all'emendamento del PdL per cambiare il titolo IV della Carta,Grasso ribadisce come nella "Costituzione i principi sui giudici sono un patrimonio intangibile della democrazia".
E no si è fatta attendere la replica del Pdl. Cicchitto ha dichiarato "Più che il Presidente del Senato al di sopra delle parti, sembra un capotifoso di parte". Secondo Cicchitto, è un "eccesso di scelte politiche di parte fatte dalla seconda carica dello Stato". Il vicepesidente Pdl al Senato Gasparri rispone nel merito: "La legge elettorale è conseguenza non premessa della riforma dello Stato. Per metterla in sicurezza bastano piccoli ritocchi. La linea di Grasso porterebbe a un fallimento delle riforme istituzionali".
Grasso ha anche replicato alle critiche ricevute su Facebook in seguito all'intervista a Repubblica: "Dopo un periodo di silenzio ho avuto modo di parlare di molti argomenti del-
la nostra vita politica, esprimendo le mie opinioni ma anche stando attento a non oltrepassare i limiti imposti dal mio ruolo. Purtroppo l'abitudine ai titoli urlati può far nascere polemiche in cui non ho intenzione di entrare", scrive Grasso. Il Pdl, come detto, lo ha accusato di aver parlato da politico di parte e non da garante delle istituzioni.