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Caso Siri, Salvini: "Non vi è prova colpevolezza". Di Maio: "Ultimo giorno per dimissioni". Conte: "Sarà un Cdm sereno"

Continua lo scontro interno al Governo sulla questione Siri, il Sottosegretario ai trasporti della Lega sotto inchiesta

La Redazione
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"Caso Siri? Chiacchiere telefoniche con terze persone che coinvolgono altre persone, chiedo qualcosa in più. Se c'è la prova di colpevolezza, tanti saluti a prescindere dal colore politico. Però la colpa va dimostrata". Così Matteo Salvini circa la questione legata al Sottosegretario ai trasporti della Lega indagato e di cui i 5 Stelle chiedono le dimissioni.

Si fa sentire anche il Ministro Di Maio

"Oggi dai giornali emergono nuovi particolari sull'inchiesta del sottosegretario della Lega Armando Siri" -  ha scritto su Facebook.

"Secondo il Corriere della Sera si sarebbe anche rifiutato di rispondere alle domande dei giudici e avrebbe depositato solo una memoria spontanea. Non capirò mai perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro. Oggi è l'ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l'importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta".

La posizione del Premier Conte 

"La situazione è molto chiara, il mio percorso è stato sempre molto lineare. Non è stata una decisione che ho preso a cuor leggero. Vedrete che domani ci sarà un Cdm che si svolgerà molto serenamente". 

Nel Cdm di domani, Siri potrebbe essere sollevato dal proprio incarico con i soli voti del Movimento che detiene la maggioranza assoluta.

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