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Ricchiuti(PPI) - No al blocco dei conti correnti delle aziende in difficoltà

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Duro comunicato  di Lino Ricchiuti – presidente nazionale del movimento Popolo Partite Iva – sulla modalità di pignoramento dei conti correnti e pignoramenti conto terzi che sta dando il colpo di grazia alle attività in difficoltà.

“L’atteggiamento vessatorio dello Stato sta raggiungendo limiti assurdi, calpestando la dignità delle persone e facendo cessare l’attività a centinaia di aziende, creando di contro migliaia e migliaia di disoccupati nel silenzio più assoluto. Perché la piccola impresa che chiude licenziando 2/3 persone non fa notizia, ma dietro quelle persone ci sono vite, ci sono storie, ci sono famiglie.

Fermo restando il dovere di pagare i debiti con l’erario, ma nel pieno rispetto dell´Art. 53 della Costituzione , non si può pretendere che sia sempre il cittadino a dover dimostrare d’essere nel giusto, a doversi difendere dai soprusi di uno Stato che dovrebbe invece garantirgli la qualità della vita.
Prima di prelevare e bloccare il c/c di una attività, è l'agenzia di riscossione , che dovrebbe fare tutti gli accertamenti del caso e provvedere al prelievo forzoso ma che lo stesso non debba mai superare il 50% della disponibilità, o dei pagamenti conto terzi.

Non deve far piombare nel terrore i piccoli imprenditori o intere famiglie, nel vedersi portar via la possibilità di vivere, prima e, poi forse, restituire ciò che è stato tolto magari illegalmente. Bloccare il conto corrente di un azienda, già in difficoltà e non dar modo di pagare più stipendi, utenze, fitti e fornitori e la cosa più demente che uno Stato dovrebbe fare, stessa cosa per una famiglia .
E poi dicono che l’Italia non riparte. Per forza con questi geni a legiferare, sarà impossibile.

Questa barbarie va assolutamente fermata , prima che provochi danni irreversibili .

Prelevare quel po’ di liquidità dai conti correnti delle attività ancora rimaste in vita come al bancomat senza pin è un atto demenziale, perchè di conseguenza queste piccole imprese oltre a risultare protestate (arriveranno assegni che risulterebbero scoperti) e fallite , non potranno pagare ne dipendenti e ne appunto i fornitori che a loro volta entrerebbero in un circolo vizioso portando al collasso l’intero sistema della micro economia. Inoltre non pagherebbero più neanche le tasse che si versano ormai solo telematicamente tramite conti correnti. "FERMATEVI O SALTIAMO TUTTI" !”

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