Denis Verdini, senatore di Ala, condannato a una pena di 9 anni nel processo per il crac dell'ex banca Credito Cooperativo Fiorentino di Campi Bisenzio, di cui è stato presidente per 20 anni, fino al luglio 2010.
La sentenza è stata stabilita dal Tribunale di Firenze, presieduto da Mario Profeta, dopo una camera di consiglio durata sette giorni. Verdini era imputato con altre 33 persone.
La Procura, rappresentata dai pm Luca Turco e Giuseppina Mione, aveva chiesto una condanna a 11 anni per Verdini. Il parlamentare era assente alla lettura della sentenza.
Verdini era imputato nel processo per bancarotta, associazione a delinquere, reati bancari e truffa ai danni dello Stato relativamente ai contributi pubblici ricevuti dalla Società Toscana di Edizioni srl, che pubblicava 'Il Giornale della Toscana' e 'Metropoli', di cui era socio di maggioranza.
Il Tribunale ha calcolato per Verdini in 7 anni di reclusione la pena per la bancarotta e in 2 anni quella per la truffa ai danni dello Stato per i contributi pubblici all'editoria. Il senatore di Ala è stato assolto dal reato di associazione a delinquere.
Il Tribunale di Firenze ha inoltre dichiarato Verdini, e gli imprenditori Roberto Bartolomei e Riccardo Fusi, "interdetti in perpetuo dai pubblici uffici". Verdini, Fusi, Bartolomei e altri 12 condannati sono stati dichiarati "inabilitati all'esercizio di un'impresa commerciale ed incapaci di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per la durata di anni dieci". Verdini, Massimo Parisi e altri nove condannati sono stati dichiarati "incapaci di contrattare con la pubblica amministrazione per un arco temporale pari alla durata della pena a ciascuno inflitta" relativamente ai reati per la truffa ai danni dello Stato per i contributi pubblici all'editoria.
Il deputato di Ala, Massimo Parisi, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per la truffa ai danni dello Stato per i contributi pubblici all'editoria, per il ruolo da lui rivestito nella galassia dei giornali della Società Toscana di Edizioni.
"E' una sentenza che rispettiamo e attendiamo le motivazioni per fare appello. Il Tribunale ha riconosciuto che non esiste l'associazione a delinquere e pertanto ha assolto. Riteniamo che anche le altre accuse cadranno in appello", ha detto l'avvocato Ester Molinaro, del collegio difensivo di Verdini.