Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Di Pietro: "Dopo 25 anni la corruzione si è evoluta ma la magistratura non abbassa la guardia"

La riflessione dell'ex Pm all'Ansa sulla situazione a 25 anni da Mani Pulite è in chiaroscuro

Condividi su:

Il 17 febbraio con l'arresto di Mario Chiesa, direttore del Pio Albergo Trivulzio di Milano, iniziò Tangentopoli.

A 25 anni di distanza Antonio Di Pietro, allora magistrato del pool che scoperchiò la diffusa rete di corruzione, e in seguito esponente di primo piano del centrosinistra, traccia un bilancio in chiaroscuro di questi ultimi decenni. 

"Da una parte - afferma Di Pietro all'ANSA - rimane l'amarezza nel constatare che nonostante tutto quel che ha scoperchiato Mani Pulite, il sistema della corruzione e del malaffare nella pubblica amministrazione è rimasto ma non come prima: si è 'ingegnerizzato' per garantirsi maggiore impunità. Dall'altra parte bisogna sottolineare, come dimostrano le inchieste quotidiane, che la magistratura, nella lotta alla corruzione, non ha abbassato la guardia".

Anche sull'attenzione mediatica e dell'opinione pubblica l'ex Pm non ha un giudizio positivo. La settimana scorsa, durante un'incontro celebrativo per il 25/o anniversario dell'indagine presso il Palazzo di Giustizia di Milano tenuto insieme a Piercamillo Davigo, presidente dell'ANM, Di Pietro aveva detto che nonostante Tangentopoli fosse ancora esistente presso l'opinione pubblica c'è invece "desolazione"  perchè "non crede più che possa cambiare qualcosa". Lo spunto critico era nato anche dal fatto che all'iniziativa pubblica avevano partecipato pochissime persone tanto da far dire all'ex Pm che l'aula era "vuota". 

Sulla situazione odierna del sistema corruttivo Di Pietro infine dice oggi il quadro è per certi versi peggiorato perchè c'è maggiore impunità e perchè l'Italia nella classifica mondiale dell'Indice di percezione della corruzione (Cpi) elaborata da Transparency International, l'Italia è al sessantesimo posto ed è terzultima in Europa, seguita da Grecia e Bulgaria. 

Condividi su:

Seguici su Facebook