Il governatore della Campania questa mattina ha convocato i vertici del pronto Soccorso e del presidio ospedaliero di Nola e ha chiesto di avviare immediatamente le procedure di licenziamento dei responsabili dell’ospedale.
In una nota De Luca fa sapere"L’eccezionale sovraffollamento verificatosi, l’afflusso di 500 pazienti in una sola nottata in un ospedale che dispone di 100 posti letto, le giornate festive che hanno di fatto sospeso le prestazioni dei medici di medicina generale da giovedì 5 gennaio alle 13, il blocco di una condotta idrica all’esterno del presidio a causa delle condizioni meteo hanno determinato una situazione di straordinaria emergenza, che non giustifica tuttavia la inaccettabile e vergognosa situazione verificatasi, della quale peraltro nessuno è stato tempestivamente informato. Auspico che questo episodio non offuschi il lavoro straordinario che è in atto, con l’impegno di centinaia di medici, infermieri e funzionari amministrativi, per la riorganizzazione della sanità campana. Abbiamo registrato in questi mesi già risultati di straordinario valore sul piano organizzativo e dei livelli essenziali di assistenza (Lea) auspichiamo che il superamento di commissari esterni alla Campania ci consenta di evitare ulteriori processi di burocratizzazione che finiscono per complicare i problemi e ritardare le soluzioni".
Il sindaco di Nola Geremia Biancardi risponde che così facendo De Luca apre un'indagine su se stesso "perché è la stessa regione che dovrebbe garantire più servizi, a cominciare dalla cardiologia interventistica che deve essere assicurata per 24 ore al giorno. Servono tac, risonanze e soprattutto più medici, in primis gli ortopedici" scrive Baincardi che in un ulteriore post ha aggiunto: "all'ospedale di Nola la misura è davvero colma" e ha annunciato che "da oggi in poi il Comune si costituirà parte civile in ogni eventuale procedimento contro l'azienda".