Irregolarità anche nella raccolta delle firme per le regionali 2014 in Emilia Romagna. Ad oggi quattro indagati per violazione della legge elettorale. L'indagine della Procura di Bologna è partita un mese fa dopo aver ricevuto dai carabinieri di Vergato un fascicolo contenente un'indagine durata due anni, iniziata a seguito di un esposto presentato da due ex attivisti del M5S di Monzuno, Stefano Adani e Paolo Pasquino.
Come è accaduto a Palermo, anche gli indagati di Bologna dovranno autosospendersi dal Movimento. L'irregolarità si sarebbe avuta in primis durante la raccolta firme 'Italia a 5 Stelle' al Circo Massimo a Roma 10, 11 e 12 ottobre 2014, quando secondo secondo chi ha presentato l'esposto - in alcuni banchetti furono raccolte le firme per le candidature delle regionali, e non si sarebbe potuto poichè raccolte al di fuori del territorio di riferimento e proprio su questa questione, il 10 e il 12 ottobre scorso, due ex deputati Cinque Stelle, Mara Mucci e Aris Prodani, hanno presentato un'interrogazione ai ministri della Giustizia e dell'Interno per avere risposte sulla vicenda. Interrogazione documentata con con foto".
Gli altri tre episodi riguarderebbero l'assenza del pubblico ufficiale che ha il compito di certificare la veridicità e l'autenticità delle sottoscrizioni: una volta a Bologna nel circolo Mazzini e durante il 'Firma Day', e infine durante una raccolta firme a Vergato. A Bologna, i due certificatori erano Massimo Bugani e il suo collega in Comune, Marco Piazza. Bugani ha sempre asserito di essere stato presente in ogni momento e che non ci sono state irregolarità di nessun tipo.