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Renzi all’assemblea dei Sindaci “Basta impiegati alla Zalone”

Matteo Renzi all’assemblea Anci a Bari

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Matteo Renzi, davanti ai sindaci, illustra le novità della finanziaria: dallo sblocco del turn over per una parte della pubblica amministrazione, all'abolizione di Equitalia e all'invio di un sms a chi è in ritardo con i pagamenti.

Non manca l’ottimismo del premier  "l'Italia ha uno straordinario futuro" davanti a sè  e chiede a tutti di combettere l’idea sia una paese di complottisti e ladri.
Insomma il governo chiede aiuto ai sindaci affinchè ritorni la fiducia  ed eliminare "la filosofia 'checcozaloniana' dell'impiegato pubblico"

Poi  Renzi affronta le richieste dell’Anci  e dichiara che tutti i progetti per le periferie presentati dai comuni "saranno finanziati entro il 2017",  con uno stanziamento di 2,1 miliardi di euro. E nel suo intervento il premier risponde anche alle richieste dei sindaci sul tema dei migranti, la cui accoglienza è spesso delegata  alle amministrazioni locali senza dare risposte concrete.

Più precisa invece la risposta  sulla legge sui piccoli comuni che i sindaci vorrebbero modificare: per Renzi  le unioni dei municipi non possono essere obbligate  ma devono essere incentivate e la copertura di 10 milioni è ridicola.

Infine il premier parla anche del referendum costituzionale  questione che con la riforma riguarda i sindaci molto da vicino. Renzi dichiara "Il punto fondamentale è la consapevolezza che un sindaco possa essere contemporaneamente sindaco e senatore. E' il punto culturale più dibattuto. E' fondamentale far passare in Italia il concetto che fare il sindaco non è solo occuparsi delle piccole beghe quotidiane ma anche avere una visione del Paese. Riattribuire ai sindaci il loro valore è una grande sfida di natura culturale. Voi non siete solo amministratori di beghe locali. La vostra fascia è il Tricolore. Qualcosa vorrà dire".

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