Vasco Rossi lancia il monito a Matteo Salvini, reo di aver usato per fini elettorali una famosa canzone del cantante di Zocca, per promuovere il voto della sua corrente politica al prossimo referendum volto verso il "No". Un Vasco furioso che da Facebook ha tuonato contro il leader leghista invitandolo duramente a lasciar stare le sue canzoni. " C'e' chi dice no" questo il titolo del famoso brano che da il titolo anche allo stesso album di Vasco Rossi, ad ormai quasi trent' anni dalla sua pubblicazione.
" Mi dissocio dalla facile strumentalizzazione a scopo politico, in questo periodo, della mia canzone " C'e' chi dice no"! La propaganda politica stia alla larga dalle mie canzoni. Salvini che già aveva incassato un pesante veto dal cantante Rovazzi, dopo aver utilizzato il suo tormentone con tanto di ballo, "andiamo a comandare", si vede oggi nuovamente ammonito da uno dei maggiori cantanti italiani che di certo non le manda a dir dietro.
Un modo di fare che ricorda molto quello adottato da Donald Trump per la sua campagna elettorale negli U.S.A dove il leader repubblicano ha incassato vari veti da artisti coma i Rem, Bruce Springsteen, Adele e Marc Anthony, che tra tanti si sono apertamente schierati contro di lui e la sua politica, annullando date di concerti in prossimità e concomitanza dei comizi di Trump, impedendogli di usare i loro brani per le convenction repubblicane, un fenomeno che sembra stia prendendo campo anche in Italia viste le ultime uscite " salviniane".