Qualche anno prima della rottamazione di Renzi.
E parallelamente al rinnovamento anagrafico propugnato e praticato dai Cinque Stelle, la punica Cagliari nella primavera del 2011 trovava in assoluta autonomia il suo volto nuovo (nuovissimo) da proporre per le più importanti responsabilità politiche cittadine: quando venne eletto sindaco, al ballottaggio, Massimo Zedda aveva 35 anni. Diveniva così il più giovane sindaco di un capoluogo italiano, record mantenuto fino all’elezione a sindaco di Perugia di Andrea Romizi (che aveva la stessa età di Zedda quando cinse la fascia tricolore).
Nuovo dunque, come uomo politico, il Massimo cagliaritano, eppure con radici antiche: il padre Paolo, infatti, era stato dirigente del vecchio Pci e poteva vantare un’amicizia personale con Giorgio Napolitano. E, fedele alla confessione paterna, egli non si è iscritto al Pd ma ha preferito confluire in Sel (anche se poi è stato il candidato espressione di tutto il centro-sinistra).
Nuovo, eppure non immune dall’incappare in vecchie bucce di banana, vecchie almeno quanto il più vecchio volpone della politica: a metà mandato esatta, il sindaco viene messo sotto inchiesta per falso e abuso d’ufficio in seguito ad un esposto alla Procura dei sindacati del Teatro Lirico di Cagliari per irregolarità nella nomina del nuovo sovrintendente del teatro, Marcella Crivellenti.
Risultato: la nomina della Crivellenti è stata annullata, e Zedda si presenta all’appuntamento con la possibile conferma gravato dall’indagine su questa vicenda. A suo favore, però, pesano sulla bilancia, oltre all’investitura di Renzi (“Ė bravo e stiamo con lui”), la riqualificazione commerciale e ambientale del Poetto (la principale spiaggia di Cagliari) e, in generale, la grande attenzione dedicata agli spazi verdi e al patrimonio naturale e culturale della città. Work in progress: l’antico Anfiteatro romano da adibire a luogo di spettacoli (una sorta di arena di Verona sarda), la metropolitana leggera e il nuovo stadio calcistico.
Chi lo sfiderà alle urne fra qualche mese? Il centrodestra, almeno per il momento, non sembra avere le idee chiare. C’è chi vorrebbe candidare l’ex senatore forzista Piergiorgio Massidda, anche nelle vesti di civico, e chi invece punterebbe su Pierpaolo Vargiu, deputato di Lista civica, per porre le basi di un’alleanza che potrebbe comprendere anche Ncd. Nei mesi scorsi, in alernativa a Massidda, si era parlato anche di Giuseppe Farris.
Intanto Salvini ha da poco inaugurato a Cagliari un circolo “Noi con Salvini”. M5S: ancora nessun nome pervenuto. Come indipendenti corrono Paolo Casu, Enrico Lobina e Paolo Matta, giornalista di Videolina.