La riforma degli enti locali è stata approvata in Regione con 46 voti, di cui 29 a favore e 17 contrari. L'iter per l'approvazione del processo arrivato in aula il 9 dicembre è stato lungo, tortuoso e travagliato. La neonata provincia del Nord sardegna e la nuova città metropolitana di Cagliari, si spartiranno il territorio dell'ormai ex provincia di Cagliari.
La riforma delgi enti locali prevede anche la rete metropolitana di Sassari. La città del Nord Sardegna spingeva infatti per ottenere anch'essa lo status di città metropolitana e, aspettando la riforma dello Statuto, potrà comunque godere della presidenza di una rete ampia comprendente comuni come Alghero, Porto Torres, Stintino, Castelsardo, Sorso.
Le città con più di 30.000 abitanti otterranno il titolo di città media e saranno Oristano, Nuoro e Olbia. Quartu, pur avendo più di 30.000 abitanti, farà parte della città metropolitana di Cagliari. Stesso discorso per Alghero, che sarà compresa nelle rete metropolitana sassarese.
Le unioni dei comuni dovranno comprendere un territorio abitato da 10.000 abitanti o composto da 4 comuni, saranno gestite da un'assemblea dei sindaci, un presidente e una giuntae potranno scrivere un porprio statuto. La riforma prevede anche l'istituzione delle reti urbane, simili alle unioni dei comuni ma comprendenti una o più città medie.