Il 12 dicembre esce "In my skin", il secondo album della cantautrice italo-angolana Giloya Lua: la sua voce unica, ricca di suoni afrosoul raggiunge note potenti cariche di una malinconica dolcezza che la rendono inconfondibile e graffiante. Un progetto musicale lungo 20 anni di musica, che raccoglie 16 tracce frutto di collaborazioni con vari artisti musicisti e produzioni da ben 8 nazioni diverse. Un album eclettico sorprendente per le sue atmosfere chill e acid/funky, le sonorità soul, blues e afropop condite dalle eleganti ritmiche elettroniche. Emerge la musicalità della lingua portoghese e l'anima internazionale dalle forti radici africane di Giloya Lua.
"In my skin" è un'album ma anche un viaggio musicale decisamente piacevole da ascoltare, da ballare condito da momenti carichi di emozioni. Un cocktail di suoni, desideri, libertà e amore perfetto per chi ama viaggiare e chi è sempre alla ricerca di artisti eclettici e sonorità fuori dal comune. Un progetto musicale indipendente e autoprodotto. L'artista ha deciso di dedicare quest'album a suo padre, il papà da cui si è separata a 6 anni, che ha sempre desiderato riabbracciare che ha visto l'ultima volta a solo 10 anni venuto a mancare a marzo 2024 e che purtroppo non rivedrà mai più.
"Grazie, papà, per aver pregato per me durante la guerra per avermi aspettato per tutti questi anni e essere stato il raggio di sole e la Stella di ogni mio giorno di ogni mio sogno.. ho cantato più forte possibile perchè potessi trovarmi perché potessi sapere dov'ero. E anche se non potrò più abbracciarti sappi che sei e resterai sempre la parte migliore di me. IN MY SKIN, nella mia pelle, ci sei e ci sarai per sempre Papà", dice Giloya Lua.
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