Maestrale è un brano che affonda le radici in un connubio tra drum and bass e punk rock, creando una dinamica sonica che evoca il senso di resistenza e speranza. Come sei riuscito a tradurre in musica l'idea di un vento che segue la tempesta, e qual è il significato che attribuisci a questa metafora nel contesto del brano?
La figura del Maestrale, come simbolo di un momento di quiete che segue il caos, è estremamente evocativa. Cosa ti ha spinto a scegliere questa immagine naturale come metafora di una condizione umana, e come hai sviluppato la tensione tra la burrasca e la serenità nel sound del singolo?
La tua carriera musicale è stata segnata da un continuo attraversamento di generi e influenze, dal rock al free jazz pop. Come riuscite a mantenere una coerenza artistica in un contesto così poliedrico, e in che modo Maestrale riflette la tua evoluzione musicale e personale?
La scelta di cantare in italiano, dopo anni passati a sperimentare con diversi stili musicali, sembra essere un passaggio significativo. Come la lingua italiana contribuisce alla narrazione di Maestrale e quale potere ha la lingua nella tua espressione artistica?
Il progetto Mercvrio sembra incapsulare un senso di mistero e introspezione, come suggerito dalla curiosa coincidenza del tuonome d'arte e dalla data di nascita. In che modo questo lato enigmatico influisce sul tuo approccio alla musica e alla composizione, e come vedi il ruolo del mistero nell'arte contemporanea?