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TAOMA ci racconta il suo EP di debutto dal titolo "ESTREMO", una dedica a chi cerca una rinascita

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Anticipato dai singoli Specchio, Le Nostre Memorie e Anche Così, ESTREMO è l'EP d'esordio di TAOMA, disponibile dal 6 giugno per UMA Records/Sony Music Italy.

La tracklist di ESTREMO include, oltre ai tre singoli estratti, due tracce inedite: Moonlight, unico brano dell'EP interamente in lingua inglese, e la focus track Cannonball, una confessione sincera, un atto di fede in un universo che accoglie tutti, anche chi si sente un alieno tra gli umani o viene criticato perché considerato non conforme. Una dedica a chi cerca una rinascita, consapevole della necessità di una trasformazione, a chi ha il coraggio di cambiare e di fondere il proprio spirito con l'energia che sprigiona il mondo.

Siamo stati felicissimi di poter scambiare quattro chiacchiere con lui: l'inizio della sua musica in una famiglia di artisti, come nascono i suoi testi e quali sono i suoi programmi per il futuro. 
 


 

  1. Hai iniziato a fare musica già da ragazzino. Ti ricordi qual è stata la prima canzone che hai scritto, e com’era? Le tematiche che ti affascinano nei testi sono ancora sempre le stesse?

 

La prima “canzone” che ho scritto era una roba assurda da musical, in inglese, estremamente ambiziosa, talmente tanto che neanche sono riuscito a finirla?, ero ai primi anni del liceo e mi interessava solo la filosofia, i massimi sistemi, i Pink Floyd e I Doors. Adesso trovo molto più bello e poetico scovare quei massimi sistemi nelle piccole cose quotidiane e nelle situazioni che ci circondano realmente. Diciamo che prima guardavo molto in alto, poi mi sono guardato molto dentro, adesso mi guardo soprattutto intorno.

 

 

  1. Hai dovuto scegliere tra musica e recitazione? Oppure tutto è stato abbastanza naturale nel corso del tuo percorso artistica? 
     

Ho sempre seguito il flusso, non c’è mai stata una scelta razionale. Se devo fare un film lo faccio, se voglio scrivere un album do la priorità a quello. Dipende quale mi chiama di più. 

 

  1. E quanto sono stati importanti i tuoi genitori per la tua formazione artistica?
     

Decisamente mi hanno aiutato dandomi lo spazio per sperimentare senza troppo giudizio e incoraggiandomi sempre. La loro elasticità mentale è stata fondamentale per gestire un figlio con la mia personalità, non sono il tipo da tirarsi indietro dagli scontri quindi in realtà trovare quest’equilibrio ha reso tutto più produttivo per tutti ? sono molto grato ai miei genitori per gli input artistici che mi hanno dato e che ancora mi danno lungo il mio cammino.

 

  1. A cosa fa riferimento il titolo “Estremo”, facendo riferimento al tuo nuovo EP?
     

ESTREMO è tutto ciò che ho fatto finora. Le mie scelte di vita, le svolte che ho preso, le porte in faccia, i salti nel vuoto.per quanto riguarda la musica invece, trovo estremi gli accostamenti di colori con cui ho scelto di dipingere i miei brani, i testi, gli arrangiamenti e in generale tutto il disco. Sono un Ariete, m piace l’energia diretta, colorata, esplosiva, così come i ritornelli che ho scritto.

 

  1. Stai già lavorando a qualcosa di nuovo? Questa pubblicazione è un punto di arrivo o un punto di partenza?
     

Sto lavorando a moltissime cose nuove. Questo è solo l’inizio. 

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