"La mia convinzione è che Miss Italia sia una festa nazionale, come Sanremo, come il Natale, come il 2 giugno. Miss Italia è radicata come un valore, le polemiche sono contro la tradizione, contro la sensibilità . Per cui, per quello che mi riguarda, ritengo di proporre al Ministro Sangiuliano di indicare Miss Italia come bene culturale, come storia, come fenomeno che appartiene alla cultura, alla storia e alla tradizione popolare". Così Vittorio Sgarbi, presidente della giuria dell'84ma edizione di Miss Italia, nel corso della conferenza stampa di presentazione della finale, visibile in streaming a partire dalle ore 17 sul sito internet del Concorso. Â
"La bellezza - ha proseguito il sottosegretario alla Cultura - è un bene positivo: per quanto si possa combattere ideologicamente Miss Italia, si tratta di un concetto che è dentro di noi. La bellezza femminile ha una lunga storia nelle grandi veneri delle tradizioni antiche e rinascimentali. Esaltare la bellezza fisica significa esaltare qualcosa che c'è oggettivamente. Stabilire un primato è qualcosa di naturale nella competizione che è dentro di noi e il compito di questa giuria. La bellezza dell'arte deriva dalla bellezza dell'umanità : la misura è sempre l'uomo, curare la propria bellezza è una question etica. La cosa più triste di questa edizione è che non ci sia un canale nazionale che trasmetta la finale come è sempre stato, per una censura violenta, fascista, grave. Il problema è l'intolleranza e l'azione negativa è quella di chi vuole abolire Miss Italia e il Natale, nel nome di una falsa tolleranza. Noi dobbiamo difendere i nostri valori e la nostra storia". Â
Quindi un richiamo alle dichiarazioni dell'ex presidente della Camera, Laura Boldrini: "Miss Italia è l'esaltazione del bello, attaccata ideologicamente dalla Boldrini, massima carica dello stato -ha aggiunto Sgarbi- Miss Italia sublima la bellezza e va fatta una battaglia per difenderla così come dobbiamo difendere il Natale dagli attacchi di chi lo vuole cambiare. Si vedono in Tv programmi assurdi e offensivi e la Tv pubblica che non fa manda in onda Miss Italia veste i panni di una censura che rievoca tempi bui. Difendiamo i valori positivi, da sottosegretario difenderò il valore di un bene dell'Italia come Miss Italia". Â