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Albano: Spero prevalga la ragionevolezza. Con Kiev incidente chiuso

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Si è espresso anche Albano, circa la situazione attuale: "Spero che la diplomazia blocchi questo passaggio tragico per la storia dell'umanità: invece di far tuonare cannoni o artiglieria, sparino pane e benessere sulla gente".
Il cantante parla all'ANSA: "Ho viaggiato tutto il giorno e non vedo l'ora di documentarmi a fondo su quanto sta accadendo. Certo, sono pagine di guerra che non fanno piacere a nessuno, né da una parte né dall'altra. Ora avevo in programma tanti concerti, da Mosca a San Pietroburgo, vediamo gli sviluppi di questa situazione drammatica. Non vedo l'ora di cantare la pace tra i popoli. La mia gioia più grande sarebbe che un gruppo di grandi scienziati studi il vaccino contro la guerra e questo sostantivo rimanga soltanto un pessimo ricordo del passato".
Nel marzo 2019 il governo di Kiev aveva scritto nome di Albano nella lista degli indesiderati, in quanto "minaccia alla sicurezza nazionale", depennandolo qualche mese dopo.
Albano commenta così l'episodio: "Ho chiarito la mia posizione: hanno capito che non c'entravo niente con quello che pensavano di me. Sono un cantante, non un politico. Oggi con l'ambasciata ucraina qui a Roma abbiamo rapporti umani straordinari. Il mio auspicio è che cancellino al più presto questa tragica pagina di storia e si ritorni alla ragionevolezza e soprattutto al senso di pace che deve esistere tra gli esseri umani, specie tra russi e ucraini che sono fratelli, e non devono dimenticarlo", conclude.

(foto e fonte ansa.it)

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