Dopo lo stop legato alla pandemia, il Globo d’Oro, il prestigioso premio assegnato da più di 50 giornalisti della stampa estera accreditata, è tornato in presenza con una suggestiva cerimonia all'Auditorium Parco della Musica di Roma, che ha visto coinvolte numerose personalità dello spettacolo italiano.
Con la direzione artistica di Claudio Lavanga e Alina Trabattoni e la regia di Antonio Centomani, la 61.ma edizione è stata inaugurata da un breve concerto per pianoforte del maestro Pericle Odierna, compositore che si è aggiudicato il riconoscimento come Miglior Colonna Sonora nel 2020.
Sedici le categorie premiate durante la serata, a cominciare da quella per la Migliore Opera Prima che ha visto trionfare “Paradise, una nuova vita” di Davide Del Degan.
Una delle serie più brillanti degli ultimi anni, “Speravo de mori’ prima”, che racconta la vita e la carriera del "capitano" Francesco Totti, si aggiudica il riconoscimento per la Migliore Serie TV. Presenti in sala a ritirare il premio Luca Ribuoli, Gianmarco Tognazzi e Stefano Bises.
Il premio per la Migliore Colonna Sonora è invece andato a Mattia Carratello e Stefano Ratchev, per “Padrenostro”, il film con Pierfrancesco Favino premiato a Venezia. Restando in ambito musicale, ma sempre con fortissimi influssi cinematografici, emozionante è stato l’omaggio del maestro Andrea Morricone, figlio del compianto premio Oscar Ennio, che si è esibito in ricordo dell'indimenticabile opera paterna.
Il Globo d'Oro per la Miglior Fotografia è andato a Daniele Ciprì per "Il cattivo poeta"; mentre per la Migliore Sceneggiatura, di Michael Zampino, Heidrun Schleef e Giampaolo Rugo, è stato premiato il thriller “Governance” con protagonisti Vinicio Marchioni e Massimo Popolizio.
La Migliore Commedia è invece “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” di Sydney Sibilia, che ha ritirato il premio insieme al produttore Matteo Rovere di Groenlandia.
E a grande della nostra commedia, ma stavolta in un ruolo drammatico, è andato il Gran Premio della Stampa Estera: si tratta di Renato Pozzetto, premiato per il sensibile “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati. Giuliano Montaldo, uno dei pilastri della nostra cinematografia, ha ritirato invece, un meritatissimo Premio alla Carriera.
Miglior Attore è Kim Rossi Stuart per la sua pregevole interpretazione in "Cosa sarà” di Francesco Bruni; mentre nella categoria miglior attrice spicca l'ex aequo di Donatella Finocchiaro e Simona Malato, protagoniste del bel film di Emma Dante “Le Sorelle Macaluso”, che si aggiudica anche il premio come Miglior Film.
Per la Miglior regia viene invece premiato Daniele Luchetti per “Lacci”, il film tratto dall'omonimo romanzo di Domenico Starnone.
La serata all'Auditorium Parco della Musica ha visto anche l'esibizione del duo comico Le Coliche, formato dai fratelli Claudio e Fabrizio Colica, e l'assegnazione del nuovo riconoscimento, Globo Italiani nel Mondo, all'apprezzato “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli, che ha inviato un video di ringraziamento.
Di seguito tutti i premiati della 61.ma edizione
Migliore Film
Le Sorelle Macaluso
Migliore Regia
Daniele Luchetti – Lacci
Migliore Sceneggiatura
Michael Zampino, Heidrun Schleef, Giampaolo Rugo – Governance
Migliore Fotografia
Daniele Ciprì – Il Cattivo Poeta
Migliore Colonna Sonora
Mattia Carratello & Stefano Ratchev – Padrenostro
Migliore Attore
Kim Rossi Stuart – Cosa Sarà
Migliore Attrice
Donatella Finocchiaro – Le Sorelle Macaluso
Migliore Attrice
Simona Malato – Le Sorelle Macaluso
Migliore Commedia
L’incredibile Storia dell’Isola delle Rose
Gran Premio della Stampa Estera
Renato Pozzetto
Globo d’Oro alla Carriera
Giuliano Montaldo
Premio Italia nel Mondo
Miss Marx
Opera Prima
Paradise, una nuova vita