LICENZA BAMBINO di Gianluca Testa: la nostalgia di quando il destino era “carta bianca”:
link Spotify al Maxi Singolo:
https://open.spotify.com/album/0NbX8Myyg4a4g8LQQCmA7K?si=b_tlxbhMSMKz2fs7i09anA
Link al video:
https://www.youtube.com/watch?v=KxqoKzGDwBg
Singolo estratto dal sorprendente album Nomade digitale di Gianluca Testa, Licenza bambino è una dedica alla libertà di avere ancora tutto da scrivere. Cambiare prospettiva è difficile quando si è adulti, bisognerebbe recuperare la LICENZA BAMBINO di quando il destino era carta bianca: una condizione in cui la propria estensione nel futuro è ancora molto elastica e si è come una palla in cima alla montagna, che inizia a rotolare ed è difficile prevedere dove arriverà. Il bambino può giocare al dinosauro mentre tu, adulto, finiresti alla neuro. Il bambino può farlo: può essere chiunque sfidando la realtà, trasformare la sedia in cavallo e diventare un cow boy. Il testo nasconde molteplici riferimenti filosofici e anche richiami alla fisica quantistica, mentre da un punto di vista musicale, al pari degli altri brani di Nomade digitale, Licenza bambino è un piccolo gioiello vintage che sembra nato per il vinile: ci trascina in atmosfere analogiche, tra reminiscenze beatlesiane, sonorità psichedeliche e pistole che sparano. Un sassofono impertinente che fa il verso al dinosauro e poi si impasta con chitarre distorte, farfisa e sinth anni 70. Questo è il viaggio che facciamo sul treno guidato da Gianluca Testa, i passeggeri accanto a noi assomigliano a Syd Barrett e Rino Gaetano e la destinazione non è la solita meta inflazionata a cui il mercato musicale di oggi ci ha purtroppo abituati. E’ un posto per pochi intenditori, e per noi è meglio così.