Premessa all'Intervista.
L’interesse per l’arte, inizia fin dalla tenera età anche grazie alla famiglia, che pur non essendo nel campo, lo introduce all’ascolto dei cantautori e della musica rock/pop internazionale. Da qui parte l’avventura in campo artistico che lo avvicina inizialmente alla chitarra e conseguentemente al canto; il quale, unito alla successiva esperienza “ dal vivo”, diventano il punto di forza delle esibizioni. Tante sono le “cover band” in cui milita e che hanno contribuito alla sua formazione artistica, ma il sogno nel cassetto era la possibilità di esibirsi con brani originali, così fin dalle scuole medie affronta tale sfida con l’ottica di far e conoscere al pubblico il proprio pensiero. Dopo anni di concorsi ed esperienze, nel 2007, decide di auto-produrre un cd dal titolo “Briciole” ( perché briciole è ciò che rimane degli enormi sforzi e privazioni fatte per arrivare al risultato ), un cd composto da 14 tracce che ha visto la luce l’anno seguente. Nel 2009 si arriva alla produzione di un singolo dal titolo “Sarebbero solo guai ”, con la partecipazione e supervisione di Pape Gurioli e con la batteria affidata a Pier Foschi ( entrambi provenienti dall’entourage di Jovanotti ). Nel 2010 partecipa al “Festival degli autori di Sanremo” con il brano originale “Pronto Dottore?”, ( incentrato sul sociale e per il quale viene paragonato alla poetica di Gaber ), rientrando nelle prime posizioni, così come al “Festival Senza Etichetta”, dove il M° Mogol presidente di giuria si complimenta affibbiandogli l’appellativo di “Cant-attore”. L’attività live continua e Emil accompagnato dalla band, propone al pubblico sempre nuovi brani, oltre a partecipare ad eventi per ampliare le proprie conoscenze e farsi notare; in tal direzione partecipa anche a “Sanremo Rock”, dove si piazza tra i vincitori dell’edizione con il brano “Stick” e al “Festival delle arti” di “Andrea Mingardi” dove giunge al 3° posto. L’anno seguente Emil decide di produrre un nuovo singolo “Stress”, di cui cura anche la sceneggiatura del relativo videoclip. La registrazione della batteria è affidata a Daniele Tedeschi, ex storico batterista di Vasco Rossi e il brano fa notare le nuove influenze post-rock che interessano all’artista. Il pensiero del 2012 è che “Castrocaro” possa essere una bella vetrina di lancio , infatti, grazie all carica espressa sul palco, la sua immagine viene utilizzata più volte anche nella sigla ufficiale del programma… giunge fino alle semifinali nazionali. Nel 2013 comincia la realizzazione di uno spettacolo teatrale-musicale dal titolo “Post Atomico - Un’opera Rock”, di cui cura regia, realizzazione, e di cui è il protagonista principale e che lo vedrà toccare in tal modo anche date teatrali . In agosto “Claudio Golinelli” ( bassista di Vasco Rossi dal 1980 ), lo introduce all’Open Digital Studio di Rossi, dove Emil insieme a “Nicola Venieri” ( attuale fonico del suddetto studio e con Rossi dai primi anni 90 ), cura la realizzazione dell’album “Post Atomico”, un “Concept EP” che vedrà partecipare anche “Andrea Innesto” al sax e “Vincenzo Pastano” alle chitarre ( entrambi musicisti di Vasco Rossi ). Il mastering viene affidato a “Maurizio Biancani”, nome storico all’interno della “Fonoprint”, lo storico studio di registrazione Bolognese. Nel 2014 Emil comincia a proporre l’album live, ma i mezzi finanziari non permettono una grande promozione, poi a fine anno, “Raffaele Pisu” ( figura rinomata dello spettacolo italiano, che aveva conosciuto Emil ad una delle date teatrali del “Post atomico - Un’opera rock” ), gli propone la partecipazione ad un futuro evento che accadrà nel 2015. L’anno inizia subito bene con la vittoria del “Festival delle arti” di Andrea Mingardi e prosegue ancora meglio con la realizzazione della promessa di Raffaele Pisu: L’occasione è il “Raffaele Pisu Story”, uno spettacolo in data unica al “Teatro Duse di Bologna” per festeggiare i 70 anni di carriera dell’attore. Emil viene chiamato a esibirsi in “Piazza Grande” e “Caruso”, due brani di Lucio Dalla, guadagnando la standing ovation del teatro e ricevendo i complimenti di Gianni Morandi. Sulla coda della serata continua la promozione dei propri brani tramite costanti live, fino ad essere invitato ad esibirsi al “Teatro del Navile”, il teatro che lo stesso “Lucio Dalla”, aveva creato per lanciare giovani talenti. Ne nasce, in seguito alla serata dal vivo, una collaborazione con Marcello Romeo , Direttore Artistico del Format Musical-teatrale “Le Note del cuore”, rassegna che ha luogo all’interno del teatro succitato. A maggio 2016, a seguito della realizzazione del relativo videoclip ( di cui Emil ancora una volta cura la sceneggiatura ), inizia la promozione di “Cosa ti lamenti?”, la bonus track estratta da “Post Atomico”. Il brano lanciato in radio, rimane in “Top Ten nazionale esordienti” per 2 mesi e mezzo. L’estate lo vede esibirsi live in tantissime location, e a fine ottobre comincia la promozione di “Macerie” il secondo estratto dall’EP, il quale riscuote subito un discreto successo. Sempre ad ottobre, negli studi di Vasco, in vista di Sanremo 2017, si decide di realizzare un nuovo brano “IL SOGNO”, a cui partecipa anche Frank Nemola per gli arrangiamenti; del brano viene realizzato un videoclip affidato alla regia di Giorgia Zoe Righini a cui partecipa la modella e attrice Penelope Landini. Ad inizio 2017 viene contattato per esibirsi insieme al bassista Simon Fitzpatrick ( Bassista di carl Palmer ) durante un live del suo tour europeo, mentre il 3 febbraio avviene l’uscita radio/social/televisiva de “IL SOGNO”. In una sola settimana, il videoclip supera le 20000 visualizzazioni.
Intervista a Emil Spada
Emil i tuoi amici come stanno vivendo la tua esperienza artistica?
Beh, diciamo che la maggior parte degli amici fa parte del mio “mondo”, quindi sono all’interno della grande macchina che è “lo spettacolo”… ne consegue che l’amicizia diventa oltre che motivo di sostegno vicendevole, anche motivo di confronto e consiglio. Ovviamente non solo di musica si vive, ma devo ammettere che senza di essa per me sarebbe davvero difficile affrontare le giornate, e non è facile da spiegare agli amici che sono fuori da tutto ciò… l’Italia è ancora molto indietro rispetto al resto del pianeta e lo spettacolo viene visto solo come divertimento, non come lavoro e sacrificio… insomma, per gli amici che sono “fuori” dalla musica, non stai andando a lavorare, ma a divertirti o al massimo a suonare. La musica è anche divertimento, ma questo è solo un componente, che arriva se alle spalle si è fatta tanta fatica e c’è stata tanta gavetta.
La musica è stata sempre presente nella tua vita sin da piccolo: e oggi?
Si, fin da piccolissimo… mia madre a volte ripropone il ricordo di quando a 3/4 anni saltavo sugli sdrai al mare cantando le Hit del momento e intrattenendo i bagnanti; sono passati un pò di anni, ma la musica è e sarà elemento imprescindibile della mia vita e di ogni momento della mia giornata, dalla colazione a prima di coricarmi… credo che sia qualcosa di innato, una sorta di esigenza fisica che ti trascina con se e senza la quale non puoi fare a meno. Ogni volta che canto un brano, devo viverlo, sentirlo, interpretarlo, devo diventare quel brano perché altrimenti si trasforma in mancanza d’aria… e - passami la metafora - sopravvivere sott’acqua senza respiratore diventa difficile, l’unico modo è averne uno… o essere un pesce.
Come ci si sente dopo aver tentato di partecipare alla kermesse televisiva più attesa dell'anno?
Io insieme al mio entourage ( quello di Vasco Rossi ), avevamo dato vita al brano “IL SOGNO” per potervi partecipare, e ci siamo anche cimentati in un arrangiamento che non combacia con la mia vera indole da rocker; ne è nato un brano che piace e che sta riscuotendo un notevole successo ( seppur nella mia umile nicchia da indipendente, vedere 26000 visualizzazioni al videoclip in 11 giorni è incredibile ), ma probabilmente a chi “gestisce” le fila della Kermesse non andava bene… e come succede da un pò di anni a questa parte, tra i giovani, vediamo solo nomi che arrivano dai Talent, grandissima rovina per la VERA musica che è partita e partirà sempre dalla gavetta.
Dimmi un tuo aneddoto personale…
Qualche anno fa venni escluso dalla partecipazione della Kermesse Sanremese per un cambio di regolamento imposto dall’allora direttore artistico, e questa è la premessa… 2 anni orsono venni chiamato a cimentarmi in “Piazza grande” e “Caruso” ( due brani del compianto Lucio Dalla ) al Teatro Duse di Bologna, in uno spettacolo incredibile per festeggiare i 70 anni di carriera di Raffaele Pisu ( Mostro Sacro della nostra storia artistica italiana )… alla fine della serata, Gianni Morandi venne a complimentarsi con me, dicendomi: “Non ho mai sentito una versione così bella e così personale di Caruso”… beh, lui era il direttore artistico di quel Sanremo di qualche anno prima… il tempo, gli sforzi, e i sacrifici, poi ti ripagano in modi inaspettati.
Quale stile musicale prediligi e perché?
Che dirti, sono cresciuto ascoltando le “cassette” dei cantautori, quindi ti direi una bugia se non mettessi al primo posto la musica cantautoriale dei nostri grandi nomi del passato, poi con l’arrivo dell’adolescenza, mi sono avvicinato al rock inglese e a quello d’oltreoceano… l’unione dei due generi e la passione per la lettura, mi hanno portato a prediligere il rock italiano, ovvero quel “rock melodico” che ci appartiene in un certo qual modo e dal quale non riesco a fare a meno. Con gli anni e con le influenze giunte da più parti del globo, il “rock italiano” ha subito modifiche, ma rimane comunque il filo conduttore di tutto il mio lavoro, perché è l’unico che mi fa battere i piedi e al contempo riflettere.
Il tuo sogno nel cassetto?
Non credo di averne mai avuto uno, o meglio, credo che “il sogno” lo si conquisti giorno dopo giorno, lavorando sodo e continuando sulla propria strada, incespicando ( è parte della difficile camminata di ognuno di noi d’altronde ), ma rialzandosi e guardando negli occhi il proprio futuro, potendo dire: “Io sto vivendo davvero, senza se e senza ma”.
In video la Top Model Penelope Landini