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Terza serata Sanremo 2017: é il turno delle cover

Mika sul palco, più simpatico di Crozza

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La serata cover é un gran successo. Ovviamente c'è sempre qualcuno che rende al meglio e altri che ci provano fallendo. 

Ermal Meta lo possiamo posizionare nel meglio della serata; canta Amara terra mia con continui cambi di tonalità e un gran falsetto finale. Insomma, molte emozioni (infatti vince). E se parliamo di emozioni non è certo un'emozione da poco quella che regala Paola Turci rifacendo la Oxa. Da non dimenticare anche la Mannoia, intensa e precisa durante Sempre e per sempre. Rischiosa, ma decisamente articolata la versione di Signor Tenente di Masini.  Infine Bravi,  davvero bravo nell'interpretare La stagione dell'amore. 

E poi arriva lui, il signor Mika. Resta bloccato dietro la porta facendo preoccupare Carlo Conti. Alla fine, però, fa capolino dalla scala. Sul palco è un tripudio di verde, blu, viola. «Se qualcuno non vuole accettare tutti i colori del mondo - dice l'ex giudice di X Factor - o pensa che un arcobaleno è pericoloso. Questo qualcuno lo lasciamo senza musica». Bravo Mika, lasciamo lo senza musica (in castigo). Piacevole la sua Grace Kelly al pianoforte. L'unico punto debole: quei due fazzoletti di carta, con cui si asciuga il sudore (tanto sudore). Ecco, magari, la prossima volta il momento dell'«asciugatura» lo si tiene per il dietro le quinte. 

Bravi  i ragazzi dell'orchestra Cateura dal Paraguay. Suonano strumenti realizzati con teglie, tubi, latte e altri rifiuti che trovano nella discarica a due passi da casa. Momento dedicato ai giovanissimi creato per festeggiare i sessant'anni dello Zecchino d'Oro. Il Piccolo Coro dell'Antoniano canta molti successi: dalle tagliatelle di nonna Pina al coccodrillo come fa, passando per Popoff. E in un attimo torniamo tutti bambini.

Direi che non ci siamo: Annabelle Belmondo e Anouchka Delon scendono le scale tenendosi i vestiti con le mani - ovviamente per evitare di inciampare. Però sembrano Anastasia e Genoveffa, le sorellastre (belle) di Cenerentola, al loro arrivano al gran ballo. Provanno ad accennare due canzoni e...basta. ok ragazze, alla prossima, e salutateci nonno e papà. 

Grande dispiacere per Sergio Sylvestre. Canta La pelle nera, insieme ai Soul System, ma va completamente fuori tempo. Corre dietro alla melodia fin dalla prima nota. Corre, corre per tutto il pezzo, ma nulla. Non ci prende mai. I vincitori di X Factor e il primo classificato di Amici sembrano su due pianeti diversi. Anzi, sembrano cantare due pezzi diversi. Peccato. Ci tengono a precisare, però, che la colpa è tutta di un problema tecnico. 

Non bene anche per la parte comica. Crozza nei panni di Papa Francesco non fa scintille. La sua copertina non è assolutamente quella meglio riuscita. Infine, Luca e Paolo, più soporiferi che divertenti. In generale lo show è troppo lungo. Nella parte finale è più una prova di resistenza che altro. I tempi non tornano. Si va troppo oltre la mezzanotte. Ultima, ma non ultima considerazione: basta parlare di questa caramella in bocca di Maria (che stasera è meno Queen del solito). Il messaggio è chiaro: Conti sorvola per favore.

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