< poi invece sono successe entrambre le cose> risponde cosi' alla domanda come e quando ti sei avvicinato alla comicità, Massimo Pica , che sul palco del Teatro Le Laudi di Firenze, a Settembre scorso, la giuria lo ha eletto vincitore del premio della critica.
D'impatto da l'impressione di essere un timidone, ma sul palco recita battute su battute e nella vita dice di esserlo solo per un'ora e poi smette!
Massimo Pica, ragioniere, studia Lettere Moderne alla Facoltà di Lettere e Filosofia, non ama la precarietà continua, lavora in call center, sul suo profilo Facebok alla sezione in breve si legge che dal 1999 lavora anche presso se stesso come autore, regista, attore e insegnante di dizione, e alla domanda < ma non sarà un po' troppo? > con lo spirito del comico ci risponde < non sono insegnante ne di recitazione ne di dizione e nemmeno regista, il vostro data base è stato attaccato dagli hacker> ovvio no?? quale risposta ci potevamo aspettare da un comico?
Speranzosa di qualche momento di serietà gli chiedo della sua attuale relazione sentimentale, ma anche qui faccio buca e mi risponde in modo evasivo un semplice “ ne ho sentito parlare”!
Massimo Pica partecipa alla Fabbrica della Comicità.Com con uno sketch di 6 minuti dove racconta film famosi in tre righe, sketch che aveva proposto qualche mese prima alla trasmissione televisiva Eccezionale Veramente su La7, riscuotendo un grande successo tra i giudici tra cui Abatantuono, e visto l'originalità della formula proposta il nostro premio della critica gli cade a pennello, e alla domanda ritorneresti al nostro concorso risponde <solo se avessi un'idea nuova>.
Finalmente troviamo un patriota che non lascerebbe l'Italia per lavorare all'estero, ma per avere una spiegazione in più bisognerà riprovare a proporgli la domanda visto che risponde semplicemente “no”.
Risponde conciso anche alle altre domande e non se la mena più di tanto quando mi dice che è difficile dire chi è il comico che preferisce di più perchè tendenzialmente gli piacciono quelli americani e il 90% dei comici italiani gli fanno pena, che partecipa ai concorsi per mettersi in gioco al pubblico di varie città, che il suo piatto preferito è il vitello tonnato e se vuoi intraprendere il mestiere di comico devi poi capire se è meglio lasciare il palco a qualcun altro.
A tutti piacerebbe lasciare qualcosa in questa vita terrena, il sogno di artista di Massimo Pica altro non poteva essere che avere una via con il suo nome nella sua Torino!
Insomma, un Massimo Pica divertente, spiritoso, semplice e conciso, come il suo sketch “ un film in tre righe”, alla domanda < difetto che non vorresti avere?> risponde < la paura di lasciare il lavoro> e anche qui, in due parole ha detto tutto!