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Resi noti i finalisti della prima edizione del "BELLUNO FILM FESTIVAL"

Registi, attori e scrittori dal grande talento i premiati della prima edizione

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Sono stati in tantissimi i partecipanti della prima edizione del “Belluno Film Festival”: 330 Lungometraggi -130 Cortometraggi - 42 videoclip - 220 sezione “Shakespeare” -340 sezione “Tina Merlin”.
Nato da una idea della giovane maestra del cinema italiano, Annarita Campo,  il “Belluno Film Festival” si pone come antagonista delle varie manifestazioni svolte in ambito nazionale ed europeo. Come rivela la regista: ‹‹Il festival che dirigo a differenza di altri, non viene realizzato per ricevere contributi pubblici e poi promuovere gli amici e le loro opere commerciali escludendo chiunque non faccia parte delle grandi majors italiane. Le porte sono aperte a tutti coloro che hanno voglia di mettere in mostra il loro talento e noi premiamo il vero talento››.
La regista siciliana “adottata” dal bellunese è la Direttrice Artistica della kermesse di cinema ed è anche la Presidente della Giuria selezionatrice delle opere e dei talenti partecipanti.

 

I vincitori della prima edizione del festival del cinema sono:
 

- Sezione Lungometraggi:
“CHIARA” di Gianni Reveane con Diletta Dazzi

 

MOTIVAZIONE:
Il film "Chiara" scritto e diretto dal regista bellunese Gianni Reveane è una storia di fede e credenze, frutto dell'immaginazione del regista.. Un film che ci sprona a credere a tutto ciò a cui vogliamo realmente credere...

 

 

- Premio speciale della Giuria-sezione Lungometraggi
“LA MADRE DISTRATTA” di Ferdinando De Laurentiis con Rita Lovato e Paolo Garbini

 

MOTIVAZIONE:

Presentato alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia, "La madre distratta" affronta il tema della maternità tramite la fecondazione assistita ancora poco (se non addiritura mai) raccontato nel cinema italiano.

 

 

- Sezione “Tina Merlin”:
BACI NELL’OMBRA di Sarah Dardikh

MOTIVAZIONE:

"Il romanzo Baci nell'ombra di Sarah Dardikh che ha raggiunto i 5milioni e 400mila letture in tutta Italia e vinto il Bookoria Festival, racconta con intensa narrazione la vita di una giovane ragazza che perde la madre per un tragico episodio e con eleganza e rafffinatezza l'amore con un giovane ragazzo dal passato intenso".

 

 

- Premio speciale della Giuria-sezione Tina Merlin
“IL TESORO DI TUPAC AMARU” di Gabriele Poli

 

GABRIELE POLI (biografia)
Presidente Ass. "Magie delle Ande onlus", è esperto della cultura peruviana. Autore della Guida Verde Perù del Touring Club Italiano (2005). Dietro invito del Ministero degli Affari Esteri Italiano ha partecipato alla Fiera del Libro di Lima.
Ha collaborato con la Scuola di Antropologia dell'Università San Agustin di Arequipa (Perù). Cittadino onorario della Municipalità di Huaro (Perù) con conferimento delle chiavi della città.

 

MOTIVAZIONE:

"Il romanzo Il tesoro di Tupac Amaru di Gabriele Poli, ambientato tra il Perù e Venezia, prende spunto dal reale ritrovamento in Polonia di un misterioso strumento che racchiude la mappa per scoprire il tesoro dell'ultimo re inca Tupac Amaru. Il romanzo racconta il viaggio coinvolgente di uno studioso di tradizioni peruviane alle ricerca del prezioso strumento tra terroristi e rivoluzionari, tra carceri peruviane e fughe nei tunnel..."

 

 

- Premio “Giovanni Campo”
RIACCENDI IL CUORE di Giuseppe Sammarco

 

GIUSEPPE SAMMARCO (biografia)
Laureato in Scienze Politiche e specializzato in Scienze Socio-Penitenziarie e Criminologiche. Lavora come Comandante al Servizio Navale del Ministero della Giustizia- Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di Roma. Attualmente è in servizio presso il
Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano nell'area Giuridico-Pedagogica. Questo è il suo libro d'esordio.

 

MOTIVAZIONE:

"Ho scelto Riaccendi il Cuore di Giuseppe Sammarco come vincitore del premio dedicato alla memoria di mio padre perchè è un viaggio delicato e profondo sui veri valori della vita attraverso una analisi interiore dei comportamenti umani che partono dal cuore".

 

 

- Premio “Dolomiti Awards 2016-Miglior libro di montagna”
VITA E MORTE DELLA MONTAGNA di Antonio G. Bortoluzzi

 

ANTONIO G. BORTOLUZZI (biografia)
Membro accademico del GISM-Gruppo Italiano Scrittori di Montagna è stato finalista con “Paesi alti” al Premio della Montagna Cortina D'Ampezzo 2016 e al Premio letterario del CAI Leggimontagna 2015. Con il romanzo per racconti "Cronache dalla valle" è stato finalista e segnalato dalla giuria al Premio Italo Calvino nel 2010.

MOTIVAZIONE:
"Il libro di Bortoluzzi, conoscitore del territorio bellunese, è un racconto attualissimo sull'abbandono dei borghi e delle terre della montagna nei dintorni di Belluno attraverso il racconto della vita di Giacomo, un operaio rimasto senza lavoro".

 

 

- Sezione “W. Shakespeare”:
CHIARA RADDAVERO con “La vita è una cosa semplice”

 

MOTIVAZIONE:

“Come il grande Shakespeare si interrogava sulla vita e sul significato della stessa, così la Raddavero con il suo monologo (da lei scritto)-La vita è una cosa semplice- riesce a far riflettere su come possiamo rendere semplice la nostra vita che a volte complichiamo per tutto ciò che scegliamo di avere intorno a noi..”


 

Questi i premiati della prima edizione del film festival di Belluno, altri premi saranno assegnati prossimamente, parliamo dei prestigiosi “Dolomiti Awards” e il “Premio della Critica- Gregorio Napoli”.

 

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