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Strage di Lampedusa, Ennio Morricone compone 'La voce dei sommersi'

'Una musica triste per le vittime delle tragedie dell'immigrazione'

a cura della redazione
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Un titolo evocativo e significativo: 'La voce dei sommersi'. Ennio Morricone, dopo la strage avvenuta al largo di Lampedusa, ha composto di getto e orchestrato una partitura per dare voce "a chi non l'ha mai avuta in vita".

Il grande compositore, come racconta ad 'Avvenire', si è commosso ripensando al naufragio del 3 ottobre scorso e a tutti i viaggi della speranza che negli ultimi 20 anni hanno trasformato il Mediterraneo in un'immensa fossa comune. Da qui l'idea, nata dopo un incontro con Arnoldo Mosca Mondadori, presidente del Conservatorio di Milano di comporre 'La voce dei sommersi' che verrà ascoltata, per la prima volta in pubblico, alle 21,30 di sabato 2 novembre nella chiesa milanese di Santa Maria Incoronata.

"A Milano - racconta il compositore - un gruppo di persone il prossimo 2 novembre ricorderà le vittime e ho voluto comporre una musica per dare il mio contributo. All'inizio volevo chiamarlo 'cantico dei sommersi'. Ma chi è morto non può cantare, dobbiamo onorarne la memoria. E' una musica che ho cominciato a sentire quando ho visto la croce di legno. Una musica molto triste, che vuole restituire almeno per un attimo la voce a tutti coloro che giacciono in fondo al mare Mediterraneo, a tutte le vittime di queste tragedie dell'immigrazione".

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