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Caso Maggioni-Perego, Laganà contro Presta: "Chiedo rispetto per il Servizio Pubblico Rai"

Il Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti difende la collega e l'azienda dal tweet "derisorio" dell'agente televisivo

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Sul caso del tweet dell'agente televisivo Lucio Presta, gongolante per i bassi ascolti di Monica Maggioni con il suo Sette Storie in onda su Rai1, oltre alla risposta del Segretario Usigrai Vittorio di Trapani, che abbiamo riportato qui, occorre dare risalto al commento del Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti Riccardo Laganà.

"Con un tweet del 30 giugno" scrive il Consigliere Laganà, "il noto agente Lucio Presta ha ritenuto di commentare i risultati di ascolto del nuovo programma “Sette storie” della giornalista Monica Maggioni con un inquietante “#ionondimentico” dal tenore minaccioso nemmeno troppo nascosto. Sullo sfondo del tweet la presunta responsabilità dell’ex Presidente Rai nella chiusura del programma condotto qualche anno prima da Paola Perego. La dichiarazione è decisamente grave perché dimostra una volta di più e di troppo come l’Azienda di servizio pubblico sia troppo spesso consegnata mani e piedi agli interessi di agenti e società di produzione, nonché gruppi di potere e partiti che si permettono di deridere gli ascolti di produzioni RAI anche con dichiarazioni dai toni inconcepibili riferite a professionalità interne e manager apicali".

Laganà torna anche sulla vicenda Banijay e sulle recenti affermazioni del suo Ad Paolo Bassetti. "E’ di due giorni fa" commenta il Consigliere, "l’intervista del manager di Banijay che fa i conti in tasca a Rai mettendo a raffronto i costi di una fiction con quelli di una produzione esterna: quasi un CEO promesso in grado di indicarci la via maestra e che senza rimorsi accolla a RAI la mancata occupazione dei lavoratori della società di produzione per lo slot meridiano sottratto dopo numerosi anni per consunzione del format".

Poi, tornando sulla questione Maggioni-Presta: "Alcune volte sono stato in disaccordo con la ex Presidente della RAI Oggi, ed in queste circostanze, alla donna collega e professionista va la mia personale solidarietà nella speranza che fatti del genere non si ripetano più".

Frattanto, come abbiamo annunciato qui, per il prossimo 8 luglio si prospetta una seduta infernale della Commissione di Vigilanza Rai che ha richiesto l'audizione dell'Ad Fabrizio Salini, e uno dei punti all'ordine del giorno (nonché arsenale di munizioni contro di lui) lo strapotere degli agenti televisivi, il dilagare delle produzioni esterne, la scarsa protezione delle risorse interne Rai a vantaggio di conduttori e autori non appartenenti all'azienda e in primis la questione dei compensi faraonici di Fabio Fazio, su cui anche il Consigliere Laganà si è espresso a profusione. 

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