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Rai, ennesimo atto di spartizione. La Lega acchiappa il canale istituzionale e quello in inglese

Luca Mazzà e Fabrizio Ferragni, entrambi in quota Carroccio, indicati per la guida dei nuovi canali Rai

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Al contrario della Regina Elisabetta che regna ma non governa, la Lega in Italia non governa ma regna. Alla Rai. Già, perché sotto l'egida di Fabrizio Salini collocato sulla poltrona di Amministratore Delegato dai grillini che proclamavano "fuori la politica dal Servizio Pubblico radiotelevisivo", ecco che si compie l'ultimo atto di spartizione in ordine di tempo, a tutto vantaggio - ancora una volta - del Carroccio.

Pare infatti che, domani in sede di CdA saranno votate le nomine di Fabrizio Ferragni a capo del canale in inglese (il cui progetto era di Monica Maggioni, ora tornata alla conduzione in video con un programma di Rai1 dal budget a cinque stelle) e di Luca Mazzà alle redini di quello istituzionale, entrambi in quota Lega. La peculiarità è che Ferragni era stato indicato per il canale istituzionale, sul quale aveva lavorato un anno, e invece è stato poi dirottato verso il canale in inglese, malgrado - come ci dicono voci insistenti da Viale Mazzini - egli non sia esattamente ferrato con l'idioma della Casa Reale britannica.

Ennesima dimostrazione che laddove finisce la logica inizia la Rai dell'Ad Salini e del Presidente Marcello Foa, e viceversa, e soprattutto che nel Servizio Pubblico Radiotelevisivo, malgrado buoni propositi, proclami e fioretti, la politica e in primo luogo la Lega risultano essere ancora egemoni. 

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