Valorizzazione delle risorse interne. Politica fuori dalla Rai. Ridimensionamento appalti, conduttori, produzioni esterni. Argine allo strapotere degli agenti. Tagli del budget delle trasmissioni. Risparmio dei soldi dei contribuenti. I buoni propositi più volte favoleggiati dall'Ad Fabrizio Salini riguardo alla Rai si infrangono quotidianamente contro gli scogli della realtà e del compromesso.
Basti guardare i palinsesti prossimi venturi, sia estivi sia relativi alla prossima stagione per renderci conto di quanto a Viale Mazzini si predichi bene e poi si razzoli malissimo. Il 29 giugno, per esempio, dovrebbe partire il nuovo programma condotto da Monica Maggioni in seconda serata su Rai1, dal titolo Sette Storie. E già gira la voce di una pagatissima consulenza all'esterno Marcello Sorgi, che ha lasciato la Rai nel 1998. Nello stesso anno Sorgi, da direttore del Tg1 volle la giornalista alla conduzione di UnoMattina, lanciandone a tutti gli effetti la carriera. Sette Storie ha per giunta già creato un putiferio per il costo che si aggirerebbe intorno al milione e mezzo di euro. Ma non bisognava tagliare il budget dei programmi?
Quanto alla prima serata di Rai2, poi, è in arrivo il giornalista Alessandro Giuli alla guida di un nuovo programma di approfondimento politico. Giuli, reduce da Povera Patria poi divenuto Patriae accanto ad Annalisa Bruchi (esterna ma nominata segretario del Prix Italia per volere del Presidente Rai Marcello Foa, scatenando un vespaio di polemiche fra i giornalisti interni all'azienda ai quali spettava di diritto la carica), è fratello di Antonella Giuli, portavoce del Capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati Francesco Lollobrigida, cognato di Giorgia Meloni. Giuli è anche e soprattutto una risorsa esterna alla Rai. Ma Salini non ha ribadito mille volte che occorre valorizzare le risorse interne?
Su Rai3, poi, è in arrivo alla conduzione di Agorà Luisella Costamagna, la più amata dai grillini, anch'ella risorsa esterna. E per l'intrattenimento, ecco che su Rai alla Vita in Diretta Estate approda Andrea Delogu, protegé del potentissimo agente Beppe Caschetto, al posto della giornalista Rai Lisa Marzoli (un'interna, dunque) che aveva condotto il programma l'anno scorso.
E che dire dell'idea di riprendere le trasmissioni di Check-Up? Già, come abbiamo raccontato qui, secondo l’indiscreto ospite di un’amena riunione di amici a casa di Simona Agnes, figlia del compianto Biagio, il direttore generale corporate della Rai Alberto Matassino - uomo di fiducia dell'Ad Fabrizio Salini - si sarebbe esibito in un’applauditissima esibizione canora con Sandrina Carraro, e fra un gorgheggio, un acuto e qualche piccola stonatura sarebbe tornata in auge l’idea di riprendere le trasmissioni del preistorico programma dedicato alla Medicina ideato nel 1977 – per l’appunto – da Biagio Agnes, che chiuse i battenti nel lontano 2002. Check-Up sarebbe appaltato alla società di Simona Agnes, e dunque ennesima produzione esterna.
Frattanto, l'Ad Salini ha già annunciato che la presentazione dei palinsesti agli investitori pubblicitaria slitterà, e su di lui incombe la spada di Damocle della convocazione in Commissione di Vigilanza Rai dopo che il Segretario Michele Anzaldi ha riportato a galla la promessa autoregolamentazione che sarebbe dovuta partire il 1 gennaio 2020 e che a tutt'oggi permane lettera morta. L'uomo che ha fatto dei rinvii una sua cifra (ricordiamo le nomine annunciate mille volte e poi rimandate di CdA in CdA) nonché lo scorso anno il ferreo blocco dei palinsesti estivi perché troppo politici per poi un mese dopo avallarli così com'erano, è sempre meno plenipotenziario e sempre più Sor Tentenna.