Alla fine l'insistenza di Michele Anzaldi ha vinto. Il Segretario della Vigilanza Rai si era battuto negli ultimi giorni, in sede di Commissione e poi nell'Ufficio di Presidenza, affinché l'Amministratore Delegato Rai Fabrizio Salini fosse convocato per rispondere della promessa autoregolamentazione sullo strapotere e sul conflitto d'interesse di agenti, conduttori e autori Tv. In particolare, l'autoregolamentazione che sarebbe dovuta entrare in vigore dal 1 gennaio 2020 e che invece a tutt'oggi è lettera morta.
E oggi, finalmente, Alberto Barachini, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ne ha preteso l'urgente attuazione. Nei giorni scorsi vi era già stata una vittima illustre, ovvero il potentissimo Lucio Presta che si era visto sfumare un nuovo programma musicale condotto dal suo protegé Amadeus.
Altro nodo, quello dei prossimi palinsesti autunnali che lo stesso Michele Anzaldi aveva definito frutto di una spartizione tra i vari agenti, in primis il già citato Presta e Beppe Caschetto. L'On. Anzaldi ha chiamato in causa anche l'AgCom invitando Barachini a interpellare anche il Presidente della Camera Roberto Fico e la Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, se l'Ad Salini avesse continuato a "nicchiare".
Ora la linea rigorosa del Segretario ha avuto la meglio e l'Ad Salini non potrà fare altro che presentarsi in Commissione di Vigilanza, in un momento per lui delicatissimo che lo vede indebolito dalle tante forze che premono per le sue dimissioni (che molti vedono vicinissime), dall'indebitamento accresciuto della Rai e dalla riduzione dei costi pubblicitari.
Al riguardo l'On. Anzaldi ha scritto su Facebook: "Dopo la lettera del presidente della commissione di Vigilanza Rai Barachini, che ha richiamato l’amministratore delegato Salini all’immediato e pieno rispetto della risoluzione contro i conflitti di interessi di agenti e conduttori, la Rai blocchi la presentazione dei nuovi palinsesti per rendere immediatamente operativo il nuovo regolamento e adeguare la nuova programmazione alle misure contro i conflitti di interessi”.
E ancora: “A tre anni dall’approvazione all’unanimità in commissione, a un anno dalla Delibera Agcom che ne ha sollecitato la piena adozione alla Rai, sarebbe davvero inaccettabile se i nuovi palinsesti autunnali venissero decisi ignorando una precisa direttiva dal Parlamento, il cui scopo è evitare che ci siano privilegi e corsie preferenziali che portino a sperperare i soldi dei cittadini. Il lavoro di ben due commissioni di Vigilanza, di questa e della passata Legislatura, non può essere irriso e ignorato. Mi appello a coloro i quali hanno lavorato con impegno alla stesura e all’approvazione di quella risoluzione innovativa e senza precedenti, e ora ricoprono ruoli di prestigio nelle istituzioni e all’interno della maggioranza, come il presidente della Camera Fico, la sottosegretaria Liuzzi, la deputata Nesci, affinché facciano pressione per il pieno rispetto del Parlamento e delle risorse pubbliche”.