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Rai: conflitti d'interessi e abbuffata di contratti e appalti esterni. Anzaldi: "Ad Salini chiarisca"

Il Segretario della Vigilanza Rai: "Inaccettabile che il Parlamento venga umiliato in questo modo da un’azienda pubblica"

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Le notizie ufficiali, e soprattutto quelle ufficiose, sui nuovi palinsesti del Servizio Pubblico Radiotelevisivo (stra)pagato dal canone fanno accapponare la pelle, con la solita lottizzazione da parte dei partiti politici, quando al Governo vi sono i grillini che per anni hanno tuonato contro la spartizione della Rai da parte della "Casta" e che invece ora fanno peggio di chi criticavano aspramente.

Il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) torna ancora una volta sulla questione dei conflitti d'interesse di agenti, conduttori e autori televisivi, una delle sue battaglie più accanite a difesa del cittadino che paga il canone, e si rivolge direttamente al Presidente della Commissione di Vigilanza, ovvero Alberto Barachini. Scrive  su Facebook l'On. Anzaldi: “Alla luce delle voci che si rincorrono di ennesime assunzioni esterne e di produzioni in mano a poche società esterne semi-monopoliste, il presidente della commissione di Vigilanza Rai Barachini valuti di chiedere immediati chiarimenti per iscritto all’amministratore delegato Salini prima dell’approvazione dei nuovi palinsesti, se non è possibile a questo punto per questione di tempi avere Salini in commissione come era stato deciso”.

“L’ufficio di presidenza, infatti", prosegue il Segretario, "aveva dato mandato a Barachini di convocare Salini per avere spiegazioni sulle risoluzioni approvate dalla commissione, anche all’unanimità, e di cui non si ha notizia di applicazione dalla Rai. Una di queste riguarda i conflitti di interessi di agenti, conduttori e autori. Salini, rispondendo lo scorso novembre ad un preciso quesito in commissione, aveva detto che il regolamento contro i conflitti di interessi sarebbe entrato in vigore il primo gennaio scorso. Che fine ha fatto? Non se ne ha notizia, passati sei mesi. Intanto, stando alle indiscrezioni, si prepara per i nuovi palinsesti l’ennesima abbuffata di appalti e contratti curati da pochi agenti esterni, con conduttori in conflitto di interessi e una nuova tornata di assunzioni esterne, a dispetto dei tanti impegni presi a parole sulla valorizzazione delle risorse interne".

A sostegno delle dichiarazioni dell'On. Anzaldi, possiamo ribadire che fra gli impegni sbandierati dell'Ad Salini vi erano quello della limitazione dello strapotere degli agenti televisivi (che invece continuano a imperare in Rai) e, soprattutto, della valorizzazione delle risorse interne. Il caso di Annalisa Bruchi, giornalista esterna nominata a capo del Prix Italia a discapito dei professionisti interni, e la voce secondo la quale a prendere il timone di Agorà sarà l'esterna Luisella Costamagna - oltre a tantissimi altri casi - smentiscono categoricamente i buoni auspici dell'Amministratore Delegato Rai. 

"Non è accettabile" conclude quindi l'On. Anzaldi, "che il Parlamento venga umiliato in questo modo da un’azienda pubblica, sulla quale è chiamato a vigilare attraverso un’apposita commissione bicamerale”. 

Una posizione, quella del Segretario della Vigilanza Rai che collima con il parere del Segretario dell'Usigrai Vittorio di Trapani che, condiviso su Facebook dal Consigliere di Amministrazione Rai Riccardo Laganà, dichiara: "È questo il momento in cui un vertice sceglie tra le risorse interne e lo strapotere di agenti e società di produzione. In queste settimane in cui si stanno definendo i palinsesti è la fase nella quale il vertice Rai deve passare dalle parole ai fatti. Le tante, belle, ma anche facili, parole sulle professionalità interne spese a profusione dal vertice aziendali poi si pesano al momento delle scelte: ovvero ora che si decide cosa andrà in onda in autunno. Solo così sapremo se ancora una volta a deciderlo saranno agenti e società di produzione, o se ci sarà una svolta con la tante volte annunciata valorizzazione delle risorse interne. Voglio ricordare, prima di tutto al vertice, che se in questi mesi di emergenza la Rai ha saputo dimostrare di essere un presidio imprescindibile è stato proprio grazie alle lavoratrici e ai lavoratori dell'azienda che ancora una volta hanno dimostrato la loro eccelente professionalità e lo straordinario senso del dovere".

 

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