Quer pasticciaccio brutto de Viale Mazzini. Così il compianto Carlo Emilio Gadda potrebbe intitolare la tragedia in corso alla Rai, con la messa a punto dei palinsesti invernali ammantata di indecisioni, incongruenze, scelte dissennate e inspiegabili.
Non si capisce per esempio come si possa pensare di sostituire Caterina Balivo e il suo Vieni da Me nello slot del primo pomeriggio dell'Ammiraglia con un programma condotto da Serena Bortone. Bravissima, competente e valida giornalista, per carità, ma perfetta al timone di un programma di approfondimento politico e non certo la scelta più adatta a prendere le redini di una fascia occupata per tradizione dall'intrattenimento più frivolo. Che il direttore di Rai1 Stefano Coletta abbia deciso di cucire per la sua cara amica un programma d'informazione in quello slot? Può darsi, ma a quel punto andrebbe a scontrarsi con il nuovo e atteso programma di approfondimento condotto da Milo Infante che tornerà su Rai2 nella stessa fascia oraria.
Un caso di concorrenza interna fra Rai1 e Rai2 che non avrebbe precedenti e che soltanto il fatto di averlo reputato possibile dà l'idea di quanto a Viale Mazzini si navighi a vista... e con gli occhi bendati. L'approdo di Bortone a Rai1 era stato ampiamente previsto dal sottoscritto fin dall'ultima serata del Festival di Sanremo, quando la conduttrice di Agorà faceva bella mostra di sé in prima fila all'Ariston a qualche posto di distanza dal suo amico neodirettore di rete che ballava e applaudiva gaio accanto all'Ad Rai Salini e al Presidente Foa. Che però si pensasse di sostituirla nel programma di Rai3 con Luisella Costamagna non avremmo mai potuto ipotizzarlo, anche perché senz'altro l'idea avrebbe scontentato il Pd e i renziani, per anni e anni bersagli della bionda giornalista amatissima dai grillini (e infatti pare sia stata consigliata al direttore della Terza Rete Franco Di Mare, con il beneplacito dell'Ad Salini in quota M5s, dal potentissimo Rocco Casalino). Alla notizia, ovviamente i dem sono insorti e la partita è ancora aperta.
Tornando a Rai1, è inspiegabile poi l'idea di dare il benservito a Lorella Cuccarini dalla Vita in Diretta per affidarne la conduzione al solo Alberto Matano (anch'egli molto vicino a Coletta), malgrado la showgirl abbia ricevuto molti attestati di stima e possa contare su un pubblico assai affezionato. La defenestrazione della più amata dagli italiani è attualmente in mano all'influentissimo agente Lucio Presta, che si sta industriando per far restare Lorella al suo posto.
Lucio Presta, tuttavia, dovrebbe farsi una bella ripassatina di cinema, perché in tal caso eviterebbe come la peste di far intitolare il nuovo programma della sua protegé Antonella Clerici "La Casa nel Bosco" che ricorda fin troppo da vicino il film Horror Quella casa nel bosco (!). Non esattamente un ottimo inizio per la trasmissione di Antonellina in diretta dalla sua tenuta, trasmissione il cui budget ha già attirato gli strali del Deputato della Lega Alessandro Morelli, pezzo da novanta del Carroccio per le questioni Rai. Per restare in ambito Lega, rischia grosso Roberto Poletti che non sarà riconfermato a UnoMattina, e che paga soprattutto l'epiteto di "biografo di Matteo Salvini" che lo fa assurgere ad agnello sacrificale esemplare da eliminare assieme alla Cuccarini per salvare invece altri conduttori meno esposti mediaticamente ma ben più salviniani e che sono sempre i primi, e specialmente le prime, ad apprezzare i post del leader del Carroccio e di tutto il suo entourage. Basta andare sui profili social in questione per averne la conferma.
Frattanto, la programmazione estiva della Rai nel daytime e in prima serata soccombe sempre più a quella Mediaset, ad esempio con i nuovi programmi quali Io e Te di Pierluigi Diaco su Rai1 e L'Italia che fa di Veronica Maya annientati dalla concorrenza, e la sola Fiction a cura di Tinny Andreatta a salvare il prime time dell'Ammiraglia, ammazzato dalle repliche di Paolo Bonolis o di Maria De Filippi (che spopola anche al pomeriggio). Un gran pasticcio per l'appunto.