Il Ministro della Giustizia grillino Alfonso Bonafede non vive un periodo idilliaco sulla sua poltrona, specie dopo lo scontro con il magistrato Nino Di Matteo e la questione dei mafiosi scarcerati per l'emergenza coronavirus con annesse dimissioni del direttore del Dap. Elementi che, oltre a meritargli la mozione di sfiducia presentata ai suoi danni dal Centrodestra, hanno riaperto il nodo irrisolto della prescrizione, che non solo infiamma l'Opposizione ma che spacca la maggioranza, con i renziani di Italia Viva sul piede di guerra. E così, durante l'informativa di ieri alla Camera dei Deputati, non soltanto il Ministro ha subìto gli attacchi del Centrodestra ma si è anche visto messo alle strette da Italia Viva, e in particolare dall'On. Lucia Annibali. «Le chiediamo di fare il ministro della Giustizia, non del giustizialismo», ovvero «la negazione stessa della giustizia» ha tuonato la deputata che milita nelle file del partito di Matteo Renzi, parlando a proposito del caso Di Matteo come di «uno scontro istituzionale gravissimo che se fosse capitato a un ministro della nostra parte politica avrebbe indotto il Movimento 5 stelle a manifestazioni di piazza». A quel punto, Annibali ha riesumato ad hoc la questione di cui sopra sentenziando: «Noi (Italia Viva ndr) non abbiamo condiviso molte norme che lei hai messo in campo, una fra tutte, l’abrogazione della prescrizione, e su questa vogliamo riprendere il prima possibile un dibattito mai concluso», invocando una "fase 2" e non certo alludendo all'emergenza covid-19.
Alla Camera dei Deputati non sono esattamente volati baci e promesse d'amore, insomma, tra il partito di Renzi e il Ministro della Giustizia, anzi tutt'altro. Ma evidentemente il Tg1 ha scambiato un film di guerra per una commedia sentimentale perché nell'edizione del notiziario principale d'Italia ha parlato di "maggioranza in difesa di Bonafede", trascurando di fatto il caustico intervento dell'On. Annibali.
Il tutto non è sfuggito al Segretario della Vigilanza Rai nonché Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi che, su Facebook, ha commentato: "Il Tg1 censura Italia Viva e l'intervento in Aula di Lucia Annibali sull'informativa di Bonafede su Dap e carceri: l'unico partito della maggioranza critico sull'operato del ministro e' stato cancellato dal primo tg Rai. Gli italiani pagano per questa informazione deformata? Basta con questa disinformazione sulla tv di Stato, se la maggioranza non mette mano a questa situazione insostenibile e' difficile poi chiedere compattezza su altri temi in Parlamento".
Ricordiamo che il Tg1 diretto da Giuseppe Carboni, in quota pentastellata, è già da tempo nel mirino della Commissione di Vigilanza Rai poiché accusato di offrire troppo spazio al Movimento, e soprattutto al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, tanto da meritarsi l'epiteto non esattamente scherzoso di Giggi1.