NAPOLI - È giovane e brillante, un vulcano in eruzione e con un potenziale di alto livello. E' un regista che per primo ha collaudato l'esperimento di portare una serie tv Charme con una regia all'americana in un un Paese come l'Italia che ormai da spazio solo al cinema commerciale e non più d'autore, creando una vera e propria rivoluzione dell'audiovisivo italiano. Luca Maisto, napoletano doc ha questo primato con il supporto di una delle più celebri e virtuose penne della sceneggiatura italiana, Giuseppe Cossentino che firma da alcuni anni, un successo come Passioni Senza fine il primo webradiodramma italiano e che oggi firma la sceneggiatura di Charme, una serie tv atipica che racconta un sogno attraverso gli occhi disincantati di una ragazza in un contest di una rivista immaginaria partenopea in stile Diavolo Veste Prada all'italiana. Un telefilm specchio del mondo modaiolo e dei problemi d'Italia di oggi, come il precariato attraverso una neolaureata in cerca di lavoro e la crisi ecomica che colpisce anche il mondo patinato di un magazine di moda. Un cast di attori emergenti e non sotto la direzione di Maisto, un regista ambizioso, ricco di entusiasmo e di grandi idee che ha il sogno di portare il suo cinema ad Hollywood insieme allo sceneggiatore Cossentino. Squadra vincente, non si cambia! Il trailer di Charme è tra i 20 Pitch Trailers finalisti Professional del Trailers Film Fest il primo festival primo in tutta Europa di trailer cinematografici. Il telefilm Charme dopo alcune prove di montaggio è in post produzione e di prossima uscita pronto a far sognare i palati più fini. In cantiere anche due corti sempre firmati dall'infallibile penna di Cossentino sui quali Maisto non si sbottona però i progetti sono tanti.
1. Come nasci Regista e per giunta dalla mentalità americana?
Sin da quando ero ragazzo ho sempre cercato di fare le cose 'alla grande', mi sono avvicinato al cinema di oltre oceano studiando la fotografia che caratterizza questo tipo di prodotto, e le tecniche di ripresa.
Mi piace inventare, e cerco sempre di comunicare con lo spettatore tramite dinamicità e colori, seguendo quelli che sono i modelli che sono stati per me la mia 'prima scuola'.
2. Cos'è il telefilm Charme? Di cosa tratta?
Charme nacque dopo che lessi il libro Alice nel paese delle meraviglie, e al titolo ho accostato tutto quello che Charme rappresenta, e grazie all'aiuto di Giuseppe Cossentino con la sua virtuosa ed esperta penna, abbiamo creato un prodotto veramente con del potenziale, adesso con Giuseppe Nappa, ufficio stampa e giornalista professionista e la Mass Media di Sante Cossentino e Stefano Telese cercheremo di portare il prodotto sin nelle vostre case.
Charme è la storia di un sogno, che tutti vorrebbero vedere avverato, e noi vi facciamo vivere la riuscita di un sogno sperando che vi dia serenità e che comunichi che c'è sempre una speranza.
3. Sei un'artista completo, oltre alla Regia, sei passato a varie forme artistiche dall'animazione un po' come Fiorello alla radio, del resto hai una voce fantastica. Che approccio hai con queste diverse forme d'arte ma che alla base ti hanno dato una formazione di tutto rispetto?
Dato che ho passato tanti lavori, dalla regia radiofonica allo speacker, al cameraman, al front man e così via, riesco a immedesimarmi nei problemi della troupe e dirigo tutti con una certa armonia, tutto ha influito sulla mia decisione di voler dirigere film, oltre al fatto che la passione non manca.
4. Sappiamo che Charme è tra i 20 Pitch Trailers Professional al Trailers Film Fest, il famoso Festival e unico in tutta Europa di trailers cinematografici. È contento di questo risultato?
È stato bello ed emozionante vedere tanti 'mi piace' sotto il trailer di Charme, penso che vi dirò un segreto: il trailer di Charme fu concepito in una notte perchè io e Giuseppe Cossentino eravamo in ritardo, avendo deciso tardi di partecipare, ma comunque è stato fonte di soddisfazione, anzi no contento contentissimo.
5. Quando giri una tua opera cinematografica a quale regista ti ispiri? O è una regia tutta personale?
Io sono ispirato da registi come Quentin Tarantino, Spike Lee, Zack Snyder, Cristopher Nolan e tanti altri ci vorrebbero tre pagine. Poi chiaramente esprimo tutta la mia fantasia, tutta la mia esperienza per dare un forte impatto al pubblico.
6. Le tue tematiche trattano dal genere brillante, al pulp a temi più seri. Quali di questi generi cinematografici prediligi?
Prediligo il pulp ma tutti i generi hanno la propria bellezza e ti permettono di esprimere sempre cose nuove, mi piace variare e sfidarmi in tutti i generi che mi propongono.
7. C'è spazio per il tuo lavoro in un Paese come L'Italia?
Diciamo che l'Italia dovrebbe iniziare a osare, provare qualcosa in più.
Per quello che ho in mente l'Italia potrebbe anche riuscire ad avere un impatto diverso dal suo solito, anche se a me piacerebbe molto provare oltre oceano a dare il mio contributo al cinema.
8. Il tuo lavoro è abbastanza impegnativo. Trovi difficoltà a dirigere una troupe?
Come ho detto già sopra ogni volta che dirigo una troupe cerco sempre di immedesimarmi nelle difficoltà che ogni operatore ha, cerco di guidare una famiglia rendendo le cose piu semplici a tutti, se gli operatori sono a loro agio lavorano meglio, e danno di più ed è questo che cerco in ognuno di loro, loro mi danno il meglio e io do a loro tutto me stesso, è stupendo dirigere una troupe.
9. A breve nascerà la Maisto-Cossentino produzioni, con tanti progetti in cantiere. Ci puoi dare qualche anticipazione?
Purtroppo non voglio svelare tutti i piani subito, anche perchè Cossentino è un vulcano di idee, io altrettanto, ci vorrebbe una giornata intera per parlarne, di sicuro ci sono un corto pulp ed un corto di attualità che sveleremo un pochino più avanti.
10. Abbiamo avuto modo di conoscerti, sei un creativo. Nella tua regia dinamica e all'americana c'è anche tanta arte cinematografica e inventiva. Un regista eccentrico ma tanto professionale Come affronti questo lavoro?
Sono un tipo particolare mi dicono, eccentrico è il nome che mi affibbiano, ma se porta buoni risultati va bene così.
Questo è un lavoro che secondo me va affrontato con un entusiasmo enorme, devi sempre essere disposto a fare di tutto pur che il lavoro venga bene sullo schermo, ne sono innamorato e credo nelle potenzialità della Maisto-Cossentino, oltre al fatto che Giuseppe viaggia sulla mia stessa lunghezza d'onda e mi aiuta tantissimo
11. Un progetto che ti piacerebbe realizzare?
Diciamo che ho un sogno nel cassetto, inteso come progetto, ma per ora dovrò aspettare, mi farò sentire io.
12. Prossimi impegni?
Troppi come vi dicevo prima Giuseppe è un vulcano.
13. Un sogno nel cassetto?
Il progetto di prima, scherzo. Portare al grande pubblico quello che si merita dal cinema italiano.