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Passioni da “supereroi”: i tessuti aerei Luigia Spadaccini

La rubrica delle persone comuni

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“Faccia a faccia” con Luigia, immaginandola esprimersi al meglio nel suo habitat naturale, volare leggiadra e libera su quei tessuti che l'avvolgono, che fanno da cornice alla sua opera d'arte, ecco che inizia questa chiacchierata.

“Ho iniziato a praticare questa disciplina, chiamata comunemente "tessuti aerei", circa 2 anni fa.”

Un'avventura cominciata...in modo particolare.

“Il mio primo giorno di lezione? È stato un fiasco, pensavo di essere negata.”

Ma poi si riesce a scoprire come, giorno dopo giorno, un semplice interesse diventi ciò di cui non si può più fare a meno.

“Già dalla seconda lezione ho iniziato a capire che tutto sommato ero portata per questa disciplina. La vivevo giorno per giorno. Ho imparato ad amarla e non me ne sono più separata.”

Luigia e i tessuti aerei? Una cosa sola.
Un capolavoro che non aspetta altro, se non di essere ammirato.

“La mia passione in una sola parola? ARTE.
Guardando uno spettacolo di tessuti aerei si rimane affascinati, proprio come se si ammirasse un'opera d'arte.”

Portare una ventata di novità nella nostra regione.
I tessuti aerei sono anche questo.

“Questa disciplina non è molto diffusa in Abruzzo, infatti le competizioni esistono solo a livelli davvero davvero alti.
Per ora l'impegno è mirato a esibizioni e spettacoli.”

E l'ingrediente segreto per trasformare una semplice disciplina in qualcosa di straordinario qual è?
Non si fa fatica a immaginarlo.

“Per praticare quest'arte la cosa più importante è la passione.
Bisogna essere ambiziosi. Dopodiché servono anche forza e resistenza.
L'importante comunque è non scoraggiarsi, ma continuare a provare e perseverare.
Solo così si potranno ottenere dei risultati, solo così le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.”

La cosa bella dei tessuti aerei è poter osservare dall'alto il mondo circostante.
È quasi un privilegio.
Chissà che da lì non si possa guardare anche al domani...

“Questa disciplina farà sicuramente parte del mio futuro.
Da una parte spero di “trasformarla” in un vero e proprio lavoro, rientrando in qualche compagnia all'estero, ma, in alternativa, continuerò sicuramente a praticarla come una passione extra, la più importante di tutte.”

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