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Niente di fatto per la Grecia

Nonostante il tour de force nessuna soluzione raggiunta tra creditori e governo greco

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Finito in piena notte l’incontro  tra il premier greco Alexis Tsipras e Jean-Claude Juncker, Christine Lagarde e Mario Draghi, i leader delle tre istituzioni creditrici.  Ad abbandonare il tavolo per primi Il direttore del Fondo monetario Christine Lagarde e il presidente della Bce Mario Draghi.

Tsipras e i creditori si riuniranno nuovamente questa mattina, mentre i ministri delle Finanze dei Diciannove paesi della moneta unica torneranno a incontrarsi  alle 13. Lo scopo  è l’accordo sull'ultima tranche da 7,2 miliardi da corrispondere alla Grecia. Miliardi che fanno parte del secondo programma di aiuti.

Prima della riunione in notturna il capo del governo greco aveva già affrontato una lunga sessione pomeridiana con i creditori, e con il presidente dell’ Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, ma non c’è sintonia tra i negoziatori greci e i  creditori. I primi non nascondono il loro disappunto per le  proposte a loro rivolte che penalizzerebbero fortemente lavoratori e pensionati.

Alexis Tsipras ha presentato una controproposta di cinque pagine, che è stata fortemente cassata dai creditori eruopei, tuttavia le speranze e la volontà di risolvere ci sono da entrambe le parti. Il  ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble si professa ancora non ottimista ma possibilista: “Il lavoro comincia ora"  afferma. Il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici  ribadisce che una soluzione sulla Grecia è "necessaria e possibile, continuiamo il lavoro".

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