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Dove si spende di più per vivere? In Australia ovviamente

L'isola del continente Oceanico si conferma al vertice di questa particolare classifica

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Osservando i dati resi noti dal rapporto della Deutsche Bank e a quelli forniti da Movehub.com, sito che fornisce servizi a tutti coloro che decidono di trasferirsi in un paese straniero, una sola conclusione appare lampante: l’Australia, per il quarto anno consecutivo, si conferma essere la nazione più costosa del pianeta.

L’analisi dei dati economici si basa soprattutto su delle liste di valori ben precisi: il costo del cibo nei supermercati, dei trasporti, dei ristoranti e infine dei servizi pubblici.
Seguendo la tabella di Movehub il costo di un cappuccino, nelle maggiori città dell’isola, si aggira intorno ai 2.50 dollari mentre in Italia lo stesso servizio si aggira, mediamente, intorno al 1,60 dollari (circa 1,50 €).

Tuttavia, come detto, la Deutsche Bank ha approfondito la cosa affermando che i pacchetti di sigarette – il cui prezzo australiano è composto del 70% da tasse - e dei trasporti pubblici sono di certo i più cari al mondo così come sono esorbitanti i costi degli hotel di lusso nelle grandi città.

Gli indici dei prezzi al consumatore, relativi allo scorso anno, mostrano chiaramente come l’Australia sia ancora del 12% più cara rispetto, ad esempio, agli Stati Uniti. Dato ancor più rilevante è rappresentato dal fatto che tale divario si sia evidentemente ridotto da quando il dollaro australiano si è avvicinato alla parità con quello statunitense.

Sotto il profilo turistico Sidney sembra essere, insieme a Parigi e Londra, uno dei luoghi più costosi anche per quanto riguarda le vacanze. Non a caso una camera in albergo della città australiana costa circa il doppio di una situata a New York.

In conclusione, secondo gli analisti della banca tedesca, tali valori sarebbero giustificati dalla capacità della nazione di evitare un rallentamento economico grave, in assenza di cui i prezzi hanno subito una costante inflazione.

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